image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Sconti & Coupon

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Accedi a Xenforo
Immagine di La vita scoperta dove sembrava impossibile La vita scoperta dove sembrava impossibile...
Immagine di Un antico data center scavato nella roccia? Un antico data center scavato nella roccia?...

Addio supercomputer: la fisica quantistica si semplifica

Nel mondo quantistico, le particelle microscopiche possono interagire simultaneamente in migliaia di miliardi di configurazioni diverse.

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor

Pubblicato il 09/10/2025 alle 08:30 - Aggiornato il 13/10/2025 alle 08:48

La notizia in un minuto

  • Un team dell'Università di Buffalo ha sviluppato un metodo per simulare sistemi quantistici complessi usando computer comuni invece di supercomputer, estendendo la truncated Wigner approximation ai sistemi dissipativi del mondo reale
  • La nuova tecnica trasforma calcoli quantistici estremamente complessi in una tabella di conversione diretta, permettendo ai fisici di imparare il metodo in un giorno e risolvere problemi complessi entro tre giorni
  • Questa innovazione promette di democratizzare la simulazione quantistica, riservando i supercomputer solo per i sistemi più complessi e rendendo accessibile la ricerca quantistica a laboratori con risorse limitate
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Nel mondo della fisica quantistica, dove particelle microscopiche possono interagire simultaneamente in trilioni di configurazioni diverse, i ricercatori si sono sempre trovati di fronte a un paradosso computazionale. Mentre i sistemi quantistici reali richiedono simulazioni estremamente complesse, spesso necessitando di supercomputer o algoritmi di intelligenza artificiale, la maggior parte di questi problemi potrebbe teoricamente essere risolta con strumenti molto più accessibili. Un team di fisici dell'Università di Buffalo ha trasformato questa possibilità teorica in una realtà pratica, sviluppando un metodo che promette di democratizzare la simulazione quantistica.

La rivoluzione dell'approssimazione di Wigner troncata

Il cuore dell'innovazione risiede nell'estensione della truncated Wigner approximation (TWA), una tecnica computazionale che semplifica drasticamente i calcoli quantistici senza perdere accuratezza significativa. Questa metodologia, che affonda le radici negli anni '70, rappresenta un approccio semiclassico che mantiene solo gli elementi quantistici essenziali, scartando dettagli superflui che hanno poco impatto sui risultati finali.

Jamir Marino, professore assistente di fisica e autore principale dello studio pubblicato su PRX Quantum, spiega come il loro approccio offra "un costo computazionale significativamente inferiore e una formulazione molto più semplice delle equazioni dinamiche". La ricerca, condotta mentre Marino lavorava presso l'Università Johannes Gutenberg di Mainz in Germania, rappresenta un salto qualitativo nell'accessibilità della simulazione quantistica.

Dai sistemi idealizzati alla realtà fisica

Il limite principale della TWA tradizionale consisteva nella sua applicabilità esclusiva a sistemi quantistici isolati e idealizzati, dove non si verificano perdite o guadagni di energia. Il team di Marino ha superato questa limitazione estendendo la metodologia ai sistemi dissipativi, quelli cioè che caratterizzano il mondo reale, dove le particelle subiscono continuamente l'influenza di forze esterne e perdono energia nell'ambiente circostante.

Quello che appare complicato spesso non lo è realmente

L'innovazione non risiede solo nell'estensione teorica, ma anche nella praticità d'uso. In passato, i ricercatori dovevano riderivare matematicamente il metodo da zero per ogni nuovo problema quantistico, affrontando pagine di calcoli densi e quasi impenetrabili. Il nuovo approccio trasforma questa complessità in una tabella di conversione diretta che traduce automaticamente un problema quantistico in equazioni risolvibili.

Un template universale per la fisica quantistica

Oksana Chelpanova, co-autrice dello studio e attualmente ricercatrice post-dottorato nel laboratorio di Marino, evidenzia la rapidità di apprendimento del nuovo metodo: "I fisici possono essenzialmente imparare questa tecnica in un giorno, e verso il terzo giorno stanno già elaborando alcuni dei problemi più complessi presentati nel nostro studio". Questa accessibilità rappresenta un cambio di paradigma nella simulazione quantistica.

L'obiettivo del team è quello di riservare le risorse dei supercomputer e i modelli di intelligenza artificiale esclusivamente per i sistemi quantistici veramente complessi, quelli che non possono essere risolti con approcci semiclassici e che presentano più stati possibili degli atomi presenti nell'universo. Per tutti gli altri casi, il nuovo metodo offre una soluzione rapida ed efficiente su computer di uso comune.

Verso una democratizzazione della simulazione quantistica

La ricerca, sviluppata in collaborazione con Hossein Hosseinabadi, rappresenta un passo significativo verso la democratizzazione degli strumenti di simulazione quantistica. Marino sottolinea come "nel prossimo futuro, questo metodo potrebbe diventare lo strumento primario per esplorare questo tipo di dinamiche quantistiche su computer di livello consumer".

L'approccio sviluppato dal team di Buffalo non solo riduce drasticamente i costi computazionali, ma offre anche un framework pratico e user-friendly che permette ai fisici di inserire il loro problema specifico e ottenere risultati utilizzabili nel giro di poche ore. Questa trasformazione potrebbe accelerare significativamente la ricerca in fisica quantistica, rendendo accessibili simulazioni complesse a laboratori e istituzioni che non dispongono di risorse computazionali massive.

Fonte dell'articolo: phys.org

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca cerchi

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Advertisement

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    Io non credo più che GTA 6 uscirà nel 2026
  • #2
    Il 6G abbatterà ogni limite di copertura
  • #3
    Per colpa dell'Europa Apple Watch verrà castrato con iOS 26.2
  • #4
    NVIDIA frena le RTX 50 SUPER per la crisi GDDR7
  • #5
    GTA 6: il sito ufficiale conferma uscita solo per console
  • #6
    iOS 26.2: ecco le novità più importanti in arrivo su iPhone
Articolo 1 di 5
Un antico data center scavato nella roccia?
Nel cuore delle Ande peruviane, oltre 5200 cavità allineate formano un pattern serpentiforme lungo più di un chilometro e mezzo, visibile dall'alto.
Immagine di Un antico data center scavato nella roccia?
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
La vita scoperta dove sembrava impossibile
Nel sistema delle Marianne, vulcani di fango rilasciano fluidi con pH 12. Qui prosperano comunità microbiche che offrono indizi sulla vita primordiale.
Immagine di La vita scoperta dove sembrava impossibile
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
Il DNA svela quale antidepressivo funziona per te
Un approccio genetico innovativo potrebbe identificare subito il farmaco antidepressivo più efficace per ogni paziente, evitando mesi di tentativi inutili.
Immagine di Il DNA svela quale antidepressivo funziona per te
1
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
La luna di Saturno nasconde più calore del previsto
Encelado disperde calore da entrambi i poli, non solo da quello sud: la scoperta indica un equilibrio termico stabile nell'oceano sotterraneo della luna.
Immagine di La luna di Saturno nasconde più calore del previsto
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
Così una nana bruna antica cambia le regole dell’astrochimica
La fosfina scoperta nella nana bruna Wolf 1130C, a 54 anni luce dalla Terra, sfida le teorie sulla chimica atmosferica degli oggetti sustellari.
Immagine di Così una nana bruna antica cambia le regole dell’astrochimica
Leggi questo articolo
Advertisement
Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.