La composizione degli esopianeti è legata a quella delle stelle ospiti

Le composizioni interne degli esopianeti rocciosi sono correlate a quelle delle loro stelle ospiti, secondo un nuovo studio, ma non 1:1. Ciò suggerisce che i processi di formazione dei pianeti svolgono un ruolo nella definizione della composizione finale dei pianeti simili alla Terra.

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a cura di Alessandro Crea

Le composizioni interne di piccoli esopianeti rocciosi non possono essere osservate direttamente. Tuttavia, poiché tali pianeti e le stelle attorno a cui orbitano provengono entrambi dal materiale in un disco di accrescimento condiviso, la teoria prevede che ci dovrebbe essere una relazione tra le loro rispettive composizioni. Mentre questa ipotesi è stata utilizzata per caratterizzare pianeti distanti, non c'è ancora stata alcuna prova osservativa chiara o diretta a sostegno di un legame compositivo tra gli esopianeti e le loro stelle ospiti.

Per valutare la natura di tale relazione, Vardan Adibekyan e colleghi hanno analizzato un campione di 22 esopianeti rocciosi di bassa massa e stimato la loro frazione di massa di ferro combinando le loro masse e raggi con un modello di struttura interna. Hanno poi confrontato i risultati con le frazioni di ferro delle loro stelle ospiti.

Adibekyan e gli altri membri del team hanno scoperto che le frazioni di ferro sia dei pianeti che delle stelle attorno a cui orbitano sono correlate tra loro, ma non su una base 1:1. Piuttosto, gli autori hanno mostrato che la relazione ha una pendenza maggiore di 4, suggerendo che la chimica del disco protoplanetario e la formazione dei pianeti svolgono un ruolo significativo nella definizione della composizione finale di un pianeta. Inoltre, Adibekyan et al. hanno notato che le super-Terre e gli esopianeti di classe super-Mercurio sembrano avere composizioni diverse, indicando differenze nei loro processi di formazione. ‎I risultati forniranno nuove intuizioni su come si evolvono i sistemi planetari.‎