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Metà degli adulti ha gli occhi secchi, ma pochi si fanno aiutare

Gli occhi secchi colpiscono oltre metà degli adulti in USA e Europa, ma molti casi restano non diagnosticati per anni causando disagi quotidiani.

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a cura di Patrizio Coccia

Editor

Pubblicato il 17/09/2025 alle 11:06

La notizia in un minuto

  • Il 58% della popolazione occidentale soffre di occhio secco, ma solo il 20% riceve una diagnosi, rendendo questa una delle patologie oculari più sottovalutate nonostante l'impatto significativo sulla qualità della vita quotidiana
  • Un terzo dei pazienti convive con i sintomi per oltre 5 anni prima di cercare aiuto specialistico, aggravando una condizione progressiva che potrebbe essere trattata efficacemente con interventi precoci
  • Solo il 25% dei pazienti considera adeguato il proprio trattamento, con un terzo che riporta un peggioramento nell'ultimo anno, evidenziando la necessità di approcci terapeutici più personalizzati
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Una condizione che colpisce oltre metà della popolazione occidentale resta spesso invisibile alla medicina: l’occhio secco. Milioni di persone convivono con sintomi quotidiani senza diagnosi, come rivela lo studio NESTS (Needs Unmet in Dry Eye), presentato al Congresso della Società Europea di Chirurgia della Cataratta e Refrattiva.

Il 58% degli adulti in Europa e Stati Uniti dichiara sintomi riconducibili all’occhio secco, ma solo uno su cinque ha ricevuto una diagnosi. In Europa la percentuale scende al 20%, negli USA al 17%. "Molti pensano sia un normale effetto dell’età, qualcosa da sopportare", spiega il dottor Piotr Wozniak. Una percezione che allontana dalle cure, spesso semplici, come i colliri.

Anni di attesa e rinunce quotidiane

Un terzo dei pazienti convive con i disturbi per oltre cinque anni prima di rivolgersi a uno specialista; il 20% aspetta più di un anno. Nell’attesa, la qualità di vita peggiora: il 17% rinuncia a guidare di notte, il 15% a riscaldamento o aria condizionata, altri al trucco. Per metà dei pazienti i sintomi sono quotidiani, rendendo difficile leggere o usare dispositivi elettronici.

Solo un paziente su quattro giudica la propria terapia davvero personalizzata

I colliri lubrificanti restano la cura più diffusa, spesso scelta senza guida medica. Solo il 25% dei pazienti ritiene il trattamento adatto alle proprie esigenze, mentre un terzo segnala un peggioramento dei sintomi nell’ultimo anno. Lo studio evidenzia anche forti differenze: in Francia meno della metà dei pazienti riceve controlli regolari, in Arabia Saudita l’84% viene seguito attivamente dai medici.

Oltre il fastidio: i rischi

Senza trattamento, l’occhio secco può evolvere in infiammazione cronica e blefarite. I sintomi includono bruciore, visione offuscata e lacrimazione paradossale, più comuni dopo i 50 anni. La condizione può inoltre compromettere interventi oftalmologici come cataratta e chirurgia refrattiva.

"La portata reale dell’occhio secco è stata a lungo sottovalutata", commenta Filomena Ribeiro, presidente ESCRS. Educare i pazienti e fornire terapie personalizzate sarà decisivo per colmare il divario tra la diffusione della malattia e la sua gestione clinica.

Fonte dell'articolo: www.sciencedaily.com

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