Questa nave a idrogeno fa risparmiare 3000 tonnellate di CO2

La nave elettrica a idrogeno potrebbe ridurre le emissioni di carbonio di 3.000 tonnellate annue sul fiume Reno.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Una nuova nave cargo alimentata a idrogeno, la H2 Barge 2, è pronta per operare sul Reno, riducendo drasticamente le emissioni di carbonio. 

Questa nuova nave, sviluppata da Future Proof Shipping, sarà fondamentale per ridurre l'inquinamento atmosferico e favorire un trasporto più sostenibile. La sua tecnologia potrebbe segnare un punto di svolta nel settore del trasporto marittimo merci. Una dimostrazione che anche nel trasporto marittimo - fluviale in questo caso - si può fare qualcosa per la riduzione delle emissioni. 

La H2 Barge 2, finanziata dai progetti Flagships dell'UE e ZEM Ports NS di Interreg (Zero Emission Ports), è un esempio tangibile dell'impegno dell'Unione Europea verso la decarbonizzazione dei trasporti. Questa iniziativa potrebbe ispirare altri progetti simili e spingere ulteriormente verso un futuro più verde e pulito. Un secondo esemplare dimostrativo, la Zulu 06, è anch’essa parte del progetto Flasgships e sarà operativa a Parigi nell’immediato futuro. 

Quale sarà il futuro dei trasporti privati?

eFuel (10%)
Diesel HVO (8%)
Idrogeno (51%)
Elettrico (31%)

Totale voti: 520 Il sondaggio è chiuso dal 20/02/2024

Allo stesso tempo, questo progetto mette in chiaro che l’idrogeno è una delle opzioni più interessanti nel discorso sulla sostenibilità dei trasporti. Questo carburante non sembra essere la soluzione più adatta per le automobili, ma continua a essere molto promettente per veicoli di grandi e grandissime dimensioni. La ragione è che per un mezzo pesante sarebbero necessarie molte batterie, che aggiungono ulteriore peso e aumentano il prezzo. L’idrogeno invece è più leggero e facile da gestire. 

Vale la pena ricordare che un motore a idrogeno è di fatto un motore elettrico, dove l’idrogeno viene usato per generare l’elettricità al posto della batteria. L’idrogeno alimenta una cella combustibile, che a sua volta genera la corrente elettrica. L’idrogeno, dunque, è in un il sostituto della batteria, più leggero e più facile da gestire perché basta “fare il pieno” come con i carburanti fossili.

Non possiamo però ancora parlare di veicoli a “emissioni zero”, e probabilmente non potremo farlo ancora a lungo. Questi veicoli elettrici tuttavia hanno emissioni più basse di quelli a combustione, considerando l’intero ciclo di vita. Una riduzione delle emissioni che rientra nel concetto di “necessario e non sufficiente”, e che può portare a risultati validi solo se saranno fatti anche altri sforzi in altri ambiti.