Ricercatori creano ragni con caratteristiche fisiche modificate geneticamente

Dei ricercatori del Wisconsin hanno creato una variante di un comune ragno con la struttura delle zampe completamente rivista e corretta

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a cura di Marco Valle

Negli ultimi decenni, l'ingegneria genetica ha fatto decisamente passi da gigante. Le possibilità che si sono andate ad aprire con la manipolazione genetica, soprattutto in campo medico sono davvero tantissime, quasi fantascientifiche. Ma quanto siamo, attualmente, in grado di alterare un essere vivente? Alcuni ricercatori del Wisconsin hanno provato a darsi una risposta, creando una variante di un comune ragno con la struttura delle zampe completamente rivista e corretta.

Guilherme Gainett, un laureato presso l'Università Madison del Wisconsin, e alcuni suoi colleghi hanno pubblicato uno studio, secondo il quale sono stati in grado sia di sequenziare il genoma di Phalangium Opilio, una specie comune di ragni campagnoli (conosciuti anche come “Daddy Longlegs” per via della lunghezza delle zampe), sia di alterarne la struttura genetica, utilizzando un processo noto come interferenza dell'RNA, o RNAi (RNA Interference).

La RNAi è un processo naturale, che molti organismi diversi utilizzano per regolare le attività dei loro geni. Nel caso di cui vi stiamo parlando, i ricercatori hanno dato il via al processo in maniera artificiale, andando ad inibire i geni responsabili dello sviluppo delle zampe del ragno, nello specifico due geni cosiddetti “Hox”, ovvero gruppi di geni correlati che codificano lo sviluppo di una determinata parte anatomica della creatura.

Il team ha “silenziato” questi gruppi di geni riproponendo le proteine del RNA-induced silencing complex (complesso silenziatore indotto da RNA, abbreviato come RISC) nelle cellule degli aracnidi durante la loro fase embrionale. I complessi RISC, sono anche in grado di identificare i virus aggressivi, permettendo loro di indirizzare e "silenziare" il loro corrispondente RNA messaggero (o mRNA). In questa occasione, i ricercatori li hanno invece usati per silenziare l'mRNA dei geni che codificano la lunghezza delle gambe del ragno.

L'esperimento ha portato così alla creazione di individui di Phalangium Opilio con le zampe molto più corte del normale. A differenza delle normali zampe, quelle modificate dai ricercatori si presentavano come tre paia di arti atti al movimento delle dimensioni di semplici appendici, che sono poi andate a svilupparsi in pedipalpi, ovvero gli arti che normalmente i ragni utilizzano per manipolare il cibo.

Lo scopo dell'esperimento, oltre al cercare di capire di più sul genoma e l'evoluzione degli aracnidi, ha anche dimostrato, ancora una volta, le infinite possibilità della manipolazione genetica. Che però, va di sicuro regolamentata a dovere. E l'idea del poter tranquillamente creare ragni modificati secondo un nostro capriccio, dovrebbe bastare come motivazione! Se volete comunque saperne di più a riguardo, vi consigliamo il volume Ingegneria genetica. Principi e tecniche disponibile a questo link Amazon.