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Le stelle possono nascere storte? La risposta vi sorprenderà

Uno studio rivela che molte stelle simili al Sole nascono già con dischi planetari inclinati, e non è un caso così tanto raro.

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a cura di Patrizio Coccia

Editor

Pubblicato il 09/08/2025 alle 09:19

La notizia in un minuto

  • Un terzo delle stelle simili al Sole nasce con dischi protoplanetari disallineati rispetto al proprio asse di rotazione, contraddicendo le teorie precedenti che prevedevano un perfetto allineamento
  • Il disallineamento primordiale è causato dalla turbolenza durante il collasso delle nubi molecolari e dai flussi di accrescimento tardivo, che possono creare obliquità fino a 80 gradi
  • Questa scoperta potrebbe spiegare le configurazioni estreme degli esopianeti come i "Giove caldi" retrogradi, suggerendo che ereditino queste caratteristiche dalla fase di formazione iniziale
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Il rapporto tra le stelle e i dischi di polvere e gas da cui nascono i pianeti è più complesso di quanto si pensasse. Uno studio su 49 sistemi stellari giovani ha rivelato che circa un terzo delle stelle simili al Sole nasce con dischi protoplanetari disallineati rispetto al proprio asse di rotazione, indicando che questa condizione potrebbe essere la norma nell’universo. La scoperta offre nuove chiavi di lettura per l’architettura dei sistemi planetari e potrebbe spiegare configurazioni estreme come quelle dei “Giove caldi” con orbite retrograde o polari.

Quando le stelle nascono storte

Per decenni si è dato per scontato che stelle e dischi fossero allineati, seguendo la conservazione del momento angolare durante la formazione stellare. Ma l’analisi condotta con il telescopio ALMA e i dati fotometrici del satellite TESS ha mostrato una realtà diversa. Lo studio ha misurato l’obliquità stellare minima, trovando che 16 sistemi su 49 presentano un disallineamento significativo. Il campione comprende soprattutto stelle di tipo spettrale tra K0 e M5, con masse tra 0,5 e 1,5 volte quella solare, situate in regioni di formazione come Tauro-Auriga e Lupus.

I meccanismi dietro il disordine cosmico

Le cause di questi disallineamenti risiedono nei processi caotici della nascita stellare. Durante il collasso delle nubi molecolari, la turbolenza può generare obliquità fino a 80 gradi, creando configurazioni già inclinate. Inoltre, i flussi di accrescimento tardivo – vere e proprie correnti di materiale che alimentano i dischi anche dopo la loro formazione – possono modificare ulteriormente l’orientamento del disco esterno.

Un terzo delle stelle simili al Sole nasce già disallineato

Le simulazioni idrodinamiche indicano obliquità medie di circa 40 gradi, con punte fino a 80. Di particolare interesse sono gli streamers su larga scala, filamenti di gas e polvere lunghi migliaia di unità astronomiche che alimentano sistemi anche nella fase di Classe II.

Implicazioni per l'architettura planetaria

Se i dischi mantengono orientamenti simili nelle regioni interne dove si formano i giganti gassosi (tra 1 e 10 unità astronomiche), allora molti disallineamenti osservati nei sistemi maturi potrebbero avere origine primordiale e non essere frutto di interazioni successive. La distribuzione degli angoli di obliquità osservata nei sistemi protoplanetari è simile a quella dei “Giove caldi” e “Giove tiepidi” attorno a stelle simili al Sole. Questo indica che parte dei pianeti giganti inclinati o retrogradi potrebbe aver ereditato tali caratteristiche direttamente dalla configurazione iniziale del disco.

Il caso del Sistema Solare

Anche il nostro sistema presenta un’obliquità di circa 6 gradi rispetto all’asse di rotazione solare. Considerando che una stella di massa solare a 5 milioni di anni (età comparabile ai sistemi studiati) avrebbe avuto tipo spettrale K9, questo valore rientra nella distribuzione osservata. Ciò suggerisce che la configurazione del Sistema Solare potrebbe riflettere le condizioni primordiali del disco da cui è nato, senza bisogno di invocare perturbazioni esterne. La “piattezza” del sistema, con inclinazioni reciproche dei giganti gassosi di appena 0,3 gradi fino a 30 unità astronomiche, appare quindi come un’eredità della fase di formazione.

Fonte dell'articolo: www.nature.com

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