Bloatware

Da una parte gli smartphone sono tutti uguali, ma dall'altra le differenze ci sono e sono ben visibili. Ne abbiamo trovate dieci tra Android e iOS, che danno un vantaggio al sistema Apple. Riguardano la privacy, la fotocamera, le notifiche e tanto altro.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Bloatware

​Tanto Apple quanto Google "farciscono" i loro telefoni di molte applicazioni predefinite. Apple ne mette alcune, inoltre, che sono di dubbia utilità, come Borsa. E altre che servono solo ad alcune persone, come Salute o Apple Watch. In entrambi i casi è fastidioso, perché se non mi servono quelle app devo comunque tenerle sul telefono e rinunciare allo spazio (poco) che occupano.

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La differenza? Tutte le altre applicazioni preinstallate sul telefono, inserite dal produttore dello smartphone e volte anche dall'operatore telefonico. Possono essere poche e innocue, come nel caso dei Motorola. Oppure possono essere troppe e fastidiose: per esempio Samsung inserisce un proprio App Store, Huawei una decina di app come risultato di accordi commerciali.

Ci si trova quindi ad accendere un telefono per la prima volta e trovarlo pieno di applicaizoni indesiderate, oltre al "pacchetto minimo" di Google che qualcuno potrebbe già considerare eccessivo. 

Con un iPhone invece sappiamo che ci saranno solo le applicazioni Apple. Sarebbe meglio se non ci fossero nemmeno quelle, naturalmente, ma è senz'altro una situazione migliore.