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5G, gli USA minacciano conseguenze se il Brasile sceglie Huawei

L’ambasciatore americano Tood Chapman ha dichiarato che se il Brasile consentirà a Huawei di operare nelle infrastrutture di rete “potrebbero esserci conseguenze”.

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a cura di Lucia Massaro

Pubblicato il 31/07/2020 alle 11:11 - Aggiornato il 09/08/2022 alle 14:22

Ancora pressioni da parte degli Stati Uniti sui Paesi che intendono scegliere Huawei per lo sviluppo delle reti 5G. Questa volta, le minacce sono rivolte al Brasile nonostante il Presidente Bolsonaro sia uno stretto alleato di Donald Trump e abbia qualche scetticismo nei confronti della Cina. Come riportato da Reuters, l’ambasciatore americano Tood Chapman ha dichiarato che se verrà consentito al colosso cinese di operare nelle infrastrutture di rete “potrebbero esserci conseguenze”.

I rapporti tra USA e Brasile, dunque, potrebbero incrinarsi se Huawei dovesse essere scelta dal governo Bolsonaro. I motivi sono sempre gli stessi. Gli Stati Uniti accusano la Cina di non rispettare la proprietà intellettuale e la società di Shenzen di mettere in atto attività di spionaggio in favore di del governo cinese. Accuse sempre respinte da Huawei.

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"Ogni paese è responsabile delle sue decisioni" ha affermato Chapman che ha poi ricordato l’esistenza della U.S. International Development Finance Corp. Si tratta di un’agenzia creata e voluta da Trump per contrastare l’influenza della Cina favorendo gli investimenti all’estero. Il governo statunitense ha deciso di mettere a disposizione dei fondi (60 miliardi di dollari per la precisione) da destinare ai Paesi alleati per aiutarli a sostituire le infrastrutture di telecomunicazioni esistenti con quelle di “fornitori affidabili”. In pratica, i Paesi che sceglieranno di far fuori le società cinesi riceveranno degli aiuti da parte degli Stati Uniti.

Insomma, gli USA continuano la propria battaglia contro Huawei cercando di limitare il ruolo del colosso asiatico nella diffusione della tecnologia di quinta generazione nel mondo. Capiremo nei prossimi mesi quali Paesi decideranno di seguire i “consigli” del Paese a stelle e strisce e chi invece andrà nella direzione opposta. Fermo restando eventuali cambi di rotta, come avvenuto in Gran Bretagna dove – dopo una prima apertura seppur limitata – Huawei è stata completamente bandita dallo sviluppo delle reti 5G.

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Fonte dell'articolo: www.reuters.com

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