Acer ha rimandato a settembre l'Iconia Tab A100, il tablet con display da 7 pollici che avrebbe dovuto arrivare a maggio nei negozi, a un prezzo di 349 euro per la versione con 8 GB di memoria e Wi-Fi Only (Acer Iconia TAB W500 e A100 a prezzi allettanti).
Acer Iconia Tab A100
La roadmap di Acer è stata aggiornata all'ultimo momento e il tablet di fascia bassa è stato posticipato al terzo trimestre, ossia fra giugno e settembre. Al momento non ci sono informazioni sul motivo del ritardo, che potrebbe essere verosimilmente causato dalla difficoltà di reperire alcuni componenti.
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Fonti vicine all'azienda smentiscono categoricamente l'ipotesi di una cancellazione del prodotto, mentre non è da escludersi a priori la possibilità che l'azienda possa avere deciso di apportare dei cambiamenti all'Iconia Tab così com'era stato progettato in un primo momento. Acer, ricordiamo, è reduce dalle dimissioni del presidente Gianfranco Lanci e sta rivedendo le sue strategie anche in termini di posizionamento del marchio e di implementazione dei progetti.
Anche il tablet di Toshiba con Android 3.0 e Tegra 2 avrebbe dovuto esordire a giugno, ma è stato rinviato
L'ipotesi più credibile resta comunque quella della mancanza di componenti, avallata dal fatto che anche Toshiba la scorsa settimana ha annunciato una manovra analoga a quella di Acer. L'azienda giapponese ha ritardando alla fine dell'estate l'esordio del tablet con Android 3.0 e Tegra 2 che era stato annunciato al CES (Toshiba ANT: tablet con Honeycomb e Tegra 2). Anche in questo caso non sono state fornite motivazioni.
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Una stima di iSuppli di qualche giorno fa riporta problemi di fornitura per i display touchscreen indirizzati ai tablet, dovuti per lo più alla catastrofe naturale di cui è stato vittima il Giappone. La relazione di iSuppli era riferita alle forniture dell'iPad in particolare, e precisava che il prodotto Apple non avrebbe subito ritardi, ma che sarebbe rimasto poco per gli altri produttori, dato che Cupertino si era aggiudicata gran parte delle forniture. Nel dettaglio, secondo iSuppli le uniche aziende al riparo dalla mancanza di LCD sarebbero Samsung e Motorola. Acer e Toshiba, a quanto pare, sono in coda.