Un Samsung Galaxy S23 Ultra è sopravvissuto a un'immersione prolungata nel fiume Kalix, sfidando le specifiche tecniche ufficiali e rivelando una robustezza superiore alle aspettative. Nonostante il terrore provato dal proprietario per la perdita dei suoi dati personali, il dispositivo ha dimostrato come i produttori stiano costruendo dispositivi significativamente più resistenti di quanto dichiarato nelle certificazioni ufficiali.
La certificazione IP68, presente in molti smartphone di fascia alta, garantisce teoricamente la resistenza all'acqua fino a 1,5 metri di profondità per un massimo di 30 minuti. Tuttavia, il Galaxy S23 Ultra protagonista di questa vicenda ha ampiamente superato tali parametri, restando sommerso a tre metri di profondità per oltre cinque ore nelle acque gelide del fiume Kalix in Svezia, dopo essere scivolato in un foro praticato nel ghiaccio per la pesca.
Il proprietario, Mikael Krekula, è riuscito a recuperare il dispositivo utilizzando una rete da pesca legata a un ramo di betulla. Con grande sorpresa, una volta ripescato, lo smartphone si è acceso immediatamente mostrando le notifiche come se nulla fosse accaduto. Non è stato necessario riavviare il dispositivo né asciugarlo, dimostrando un'efficacia ben superiore a quanto certificato dal produttore.
"In quel momento, ho sentito di aver donato l'intera mia vita digitale al fiume – foto, documenti d'identità, carte di credito e tutte le mie applicazioni sparite in un istante", ha raccontato Krekula descrivendo i momenti di panico vissuti dopo l'incidente.
Questo episodio evidenzia quanto i dispositivi moderni siano significativamente più resistenti di quanto generalmente si creda. Se il Galaxy S23 Ultra non si fosse più riacceso, Krekula probabilmente non avrebbe messo in discussione la qualità costruttiva del telefono, considerando le condizioni estreme a cui era stato sottoposto. Invece, il dispositivo ha dimostrato quanto robusta sia diventata la costruzione degli smartphone Samsung.
La distinzione tra certificazioni IP68 e IP69 merita un chiarimento. Mentre l'IP69 richiede che un dispositivo resista a getti d'acqua pressurizzata, un prodotto con certificazione IP68 può comunque superare test di stress tipici dell'IP69 se progettato adeguatamente. Questo spiega probabilmente perché l'S23 Ultra sia sopravvissuto ben oltre i parametri per cui è certificato: la sua costruzione supera gli standard minimi richiesti per la certificazione IP68.
I principali concorrenti di Samsung nel mercato globale adottano approcci simili alla protezione contro acqua e polvere. Apple utilizza la certificazione IP68 per l'intera gamma iPhone 16, così come Google per la serie Pixel 9. I flagship cinesi, che tipicamente offrono specifiche hardware superiori a prezzi più contenuti, si stanno spostando generalmente sulla certificazione IP69.
L'avventura del Galaxy S23 Ultra nelle profondità del fiume conferma indirettamente che il suo successore, l'S25 Ultra (che trovate a prezzo in discesa su Amazon), figura certamente tra i migliori smartphone del 2025. La vicenda dimostra come i produttori stiano costruendo dispositivi che superano significativamente le specifiche dichiarate, offrendo agli utenti una protezione superiore rispetto a quanto formalmente garantito.