Android 4.0 è al 16% e insegue l'irragiungibile Gingerbread

Gli ultimi dati sulla diffusione delle versioni Android mostrano un buon risultato per Android 4.0, anche se le versioni più diffuse del sistema operativo open source sono ancora le 2.x.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ice Cream Sandwich, vale a dire Android 4.0, è installato sul 16% di tutti i dispositivi Android in circolazione. L'informazione arriva direttamente da Google, che l'ha estratta esaminando i dispositivi che si collegano a Google Play, cioè il negozio per applicazioni e contenuti multimediali - dove disponibili. Il valore misurato ci dice inoltre che la diffusione di Android 4.0 è aumentata di circa il 50% rispetto al mese scorso, quando Ice Cream Sandwich rappresentava il 10,9% del totale.

Diffusione delle versioni Android secondo gli accessi a Google Play

Le versioni più diffuse di Android in ogni caso sono ancora le 2.x, cioè quelle dedicate agli smartphone precedenti a quella attuale - Honeycomb è stata una sorte di ponte dedicato ai tablet. Da Android 2.1 ad Android 2.3.3 infatti il totale rappresentato supera il 60%. Il resto della torta se la spartiscono l'ultimissima versione (4.1, Jelly Bean) e le 1.x.

Quanto a Jelly Bean la sua ridotta presenza non deve trarre in inganno: si tratta di un risultato più che valido, visto che questa versione di Android è ufficialmente disponibile solo su Motorola Xoom e sul Nexus 7 prodotto da Asus.

Versione Nome in codice Livello API Distribuzione
1.5 Cupcake 3 0.2%
1.6 Donut 4 0.5%
2.1 Eclair 7 4.2%
2.2 Froyo 8 15.5%
2.3 - 2.3.2 Gingerbread 9 0.3%
2.3.3 - 2.3.7 10 60.3%
3.1 Honeycomb 12 0.5%
3.2 13 1.8%
4.0 - 4.0.2 Ice Cream Sandwich 14 0.1%
4.0.3 - 4.0.4   15 15.8%
4.1 Jelly Bean 16 0.8%

Se si considera solo il mondo Android il cammino della versione 4.0 è più o meno lo stesso visto in passato, anzi forse Ice Cream Sandwich si sta diffondendo anche più rapidamente dei suoi predecessori. Il doveroso confronto con la concorrenza ancora una volta però mette in evidenza come in questo aspetto Apple e Microsoft siano più veloci: gli aggiornamenti per iPhone raggiungono quasi tutti gli utenti in pochi giorni, e nel caso di Windows Phone i tempi sono appena più dilatati.

Tale lentezza non è colpa di Google, o almeno non solo. La natura di Android impedisce che all'uscita di una nuova versione sia subito possibile installarla sullo smartphone; tranne che con pochi modelli (la famiglia Nexus) bisogna infatti attendere che il produttore del terminale adatti il software ai vari dispositivi - non è detto che lo faccia in fretta o addirittura che lo faccia. Una storia trita e ritrita, con gli strascichi che parlano di frammentazione, sicurezza e compatibilità.

Tutto sommato quindi Ice Cream Sandwich sta andando bene, e siamo certi che chi lo sta usando ne apprezza le novità. Questi dati ci sembrano però anche una buona occasione per ricordare un principio semplice quanto sottovalutato: quando si compra un dispositivo elettronico la scelta dovrebbe basarsi su ciò che il prodotto è al momento dell'acquisto.

Spendere del denaro per "ciò che sarà" non è mai una buona idea, perché gli aggiornamenti potrebbero mantenere le promesse appieno, ma anche solo parzialmente o per niente. Meglio comprare uno smartphone che piaccia subito, e che ci possa soddisfare a lungo anche se malauguratamente non dovesse mai essere aggiornato.