Android ancora nei guai per il Java, nuova causa

L'azienda di sicurezza Gemalto afferma che la macchina virtuale Dalvik di Android infrange diversi brevetti. Google, Motorola, HTC e Samsung in tribunale.

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a cura di Manolo De Agostini

Google, Motorola, HTC e Samsung sono state citate in giudizio presso la Corte dello stato del Texas da Gemalto per la macchina virtuale Dalvik, usata da Android per la gestione delle applicazioni Java. Non è la prima volta che Dalvik è al centro di una causa: la diatriba con Oracle verte proprio su questo aspetto (Oracle denuncia Google per Java, Big G non ci sta - Google difende Java su Android, Oracle è ipocrita).

Gemalto, azienda impegnata nel settore della sicurezza, afferma che Dalvik fa uso della propria tecnologia Java Card - che permette alle applicazioni Java di funzionare su smart card. L'azienda dichiara inoltre che Google offre applicazioni che usano questa tecnologia ai produttori.

Tra queste applicazioni troviamo Google Talk, Google Maps, Google Voice, Google Calendar, Gmail, Google Finance, Google Contacts e Google Shopper. Nello specifico - secondo Gemalto - i brevetti infranti sono tre, incluso uno che era stato impugnato da Sun Microsystems (ora parte di Oracle) ma che poi gli è stato riconosciuto dall'ufficio brevetti statunitense.

"Le tecnologie brevettate di Gemalto sono fondamentali per eseguire software, sviluppato in un linguaggio di programmazione ad alto livello come Java, su un dispositivo con risorse limitate. Gemalto è riconosciuta come pioniere e contributore a Java Card", ha dichiarato un portavoce dell'azienda.

"Questa denuncia è necessaria per proteggere il nostro investimento in innovazione. Le tecnologie che abbiamo sviluppato e i diritti di proprietà intellettuali associati sono essenziali per il futuro di Gemalto. È nostro impegno verso i consumatori, partner e azionisti proteggere queste innovazioni da aziende che ignorano le proprietà intellettuali di Gemalto", ha concluso il portavoce.