Apple: ok alle app da 4 GB su App Store, iPhone da 16 GB verso la pensione

Apple ha cambiato le regole dell'App Store e ora accetta applicazioni che occupano fino a 4 GB di spazio. Chi ha uno smartphone da 16 GB difficilmente potrà sfruttare i software in arrivo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La dimensione massima delle applicazioni iOS passa da 2 a 4 GB, come ha fatto sapere Apple con una comunicazione ufficiale pubblicata ieri. Questo permetterà agli sviluppatori, soprattutto quelli di videogiochi, di creare software più complessi. Per chi ha un dispositivo con poco spazio d'archiviazione, tuttavia, potrebbe non essere una buona notizia.

Pay Once and Play Apple

La decisione di Apple è certamente legata al fatto che gli ultimi iPhone hanno una maggiore capacità rispetto al passato (64 o 128 GB). L'obiezione spontanea ovviamente riguarda gli iPhone da 16 GB, che ne forniscono circa dodici per l'utente. Chi ne ha uno potrà installare al massimo tre di queste "megapplicazioni", ma probabilmente dovrà accontentarsi di una o due.

D'altra parte, come abbiamo visto in passato, secondo almeno un analista il modello da 16 GB è solo un'esca per avvicinare nuovi clienti e soprattutto per spingerci a scegliere i modelli più grandi. Una strategia che vale tre miliardi di dollari e che sta funzionando piuttosto bene.

Comunque sia oggi 16 GB di spazio sullo smartphone sono proprio pochini, almeno per chi vuole avere sempre disponibili tante applicazioni, alcuni giochi - che spesso occupano molto spazio - conservare le fotografie e avere una libreria musicale in locale. Qualsiasi appassionato di tecnologia vuole molto più spazio, e se per Android c'è quasi sempre l'opzione di usare una scheda MicroSD, chi ha un iPhone dovrà orientarsi sui modelli più capienti.

Apple iPhone 6 - 64GB Apple iPhone 6 - 64GB
Apple iPad AIR 2 WI-FI 64GB Apple iPad AIR 2 WI-FI 64GB

Restando in tema di app, Apple ha anche rivisto il modo in cui sono presentate e organizzate nell'App Store. Infatti è ora presente una nuova sezione chiamata "Pay One & Play", vale a dire "paga una volta è gioca". Qui troviamo giochi a pagamento senza acquisti in app, e potremo quindi star certi che non ci saranno sorprese di alcun genere, né meccanismi di gioco studiati per farci spendere altro denaro oltre a quello già investito. Questa speciale raccolta non è ancora presente nell'App Store italiano.

La dimensione e l'organizzazione delle applicazioni tuttavia non è l'unica novità in casa Apple: l'azienda californiana infatti ha anche esteso l'autenticazione in due passaggi (2FA) a FaceTime e iMessagge. Attivandola quindi sarà necessario inserire il codice di sicurezza prima di poter usare queste applicazioni su un nuovo dispositivo. Il codice si può ricevere su uno dei dispositivi abbinati al proprio account Apple oppure tramite SMS.

È possibile uscire da iMessage e Facetime ed entrare con un account diverso da quello principale. Tale soluzione e usata per esempio in famiglia, con il genitore che gestisce pagamenti e restrizioni, e i figli che hanno un proprio account per la messaggistica.  

Se fino a ieri bastava conoscere login e password, quindi, da oggi sarà necessario anche inserire il codice di sicurezza - se è stata attivata la protezione 2FA. Apple quindi argina una potenziale minaccia: se qualcuno ci avesse rubato i dati di accesso avrebbe potuto leggere i nostri messaggi o mandarli a nostro nome. Ora solo il proprietario dell'account potrà accedere.