Bamboo: il biocellulare che aiuta l'ambiente

Il cellulare Bamboo riduce l'impatto ambientale del suo processo produttivo.

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a cura di Vincenzo Ciaglia

Bamboo è unnuovo cellulare biodegradabile "usa e getta". Adannunciarlo è stato Gert-Jan van Breugel, designer delrivoluzionario dispositivo, che con questo prototipo ha partecipatoall’edizione 2008 del concorso Greener Gadgets DesignCompetition. Attualmente si tratta solo di un concept ma la suaproduzione non dovrebbe rappresentare un problema, ha dichiarato ilsuo inventore.

"Solo il 10% su unmiliardo di cellulari prodotti nel mondo viene riciclato. In media,un utente sostituisce il proprio telefonino ogni 18 mesi. Questa cosaha un impatto notevole sull'ambiente poiché per produrre untelefonino di 90 grammi vengono utilizzati 36 kg di CO2. Per ridurrequesto impatto ambientale è ora di ripensare ai materiali dicui sono fatti i cellulari e ai metodi che utilizziamo per laricarica", ha affermato van Breugel alla presentazione delconcept.

Per sostituire ilproprio Bamboo basterà rimuovere gli elementi "elettronici",insieme alla batteria, e buttarlo nel compost. Bamboo ècostruito con fibre di bambù e sfrutta anche materie primerinnovabili come il mais. Una volta cestinato, il cellulare cominciaa deteriorarsi e i semi di bambù al suo interno iniziano agermogliare. Successivamente, dopo alcuni mesi, i semi danno vita aduna pianta, riducendo così l’impatto ambientale del processoproduttivo che ne ha permesso la realizzazione.