Call center, siete avvisati! Pronte sanzioni per chi ignora il Registro Pubblico delle Opposizioni

Da settembre arriva la stretta del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) sulle attività dei call center molesti.

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a cura di Daniele Diociaiuti

I call center che ancora non si sono adattati all'introduzione del Registro delle Opposizioni anche per i numeri di telefonia mobile avranno vita dura d'ora in poi, arriva la stretta del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).

Chiamate su chiamate ad ogni ora del giorno. Quante volte abbiamo ricevuto innumerevoli chiamate da numeri non presenti nella nostra rubrica, per poi scoprire rispondendo che si trattava di call center molesti?

A partire dal 27 luglio 2022 la situazione sarebbe dovuta andare migliorando, perché il Ministero dello Sviluppo Economico ha abilitato il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO) anche per i numeri di cellulare e non più solo per i numeri di rete fissa. I call center che non rispettano ad oggi tale regolamento avrebbero dovuto tecnicamente essere sanzionati in modo pesante.

Ogni operatore di call center, prima di iniziare una telefonata a scopo di telemarketing, dovrebbe tecnicamente accertarsi che il numero di telefono che si appresta a chiamare non abbia aderito al registro pubblico.

Nonostante le modifiche introdotte, ad oggi sembra essere però cambiato poco o nulla. Al netto di una flessione nel numero di chiamate di call center ricevute ad agosto, calo che potrebbe semplicemente essere dovuto al periodo estivo di minore attività lavorativa, sembra che l'attività di spam non si sia fermata.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, anche tenendo in considerazione le molte attività di call center ferme nel mese di agosto per via delle ferie, ha voluto lasciare a queste attività il tempo di adeguarsi, preparandosi a sanzionare i trasgressori che si ostinano ad ignorare il registro a partire da settembre.

Ora l'elenco delle opposizioni dovrà esser rispettato rigorosamente ed il Ministero vigilerà in modo attento, preparando delle ingenti penali per chi proverà a fare il "furbetto". Di fatto, chi non si atterrà al RPO riceverà multe molto salate, le quali potrebbero arrivare a sfiorare anche il 4% del fatturato annuo del call center sanzionato.

Speriamo solo che con questa manovra si riesca ad eliminare definitivamente le continue chiamate di telemarketing indesiderate, o che la situazione migliori perlomeno in modo considerevole.