Cellulari: attenzione alle leggende metropolitane

La puntata di ieri sera di Report, su Rai 3, ha portato davanti al grande pubblico il dibattito sulla pericolosità delle onde elettromagnetiche usate per la comunicazione cellulare. Fanno male, sono innocue? Due tesi che nascondono ricerche contraddittorie, spesso sovvenzionate dai produttori di telefoni.

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a cura di Manolo De Agostini

Cellulari: attenzione alle leggende metropolitane

A tutelarci a tal proposito c'è il SAR, Specific Absorption Rate, un parametro che esprime la misura della percentuale di energia elettromagnetica assorbita da un corpo umano esposto a campo elettromagnetico a radio frequenza. I test del SAR sono stati ideati dai produttori di telefoni e si misurano con un fantoccio, al cui interno c'è un gel proteico amorfo che a detta di Marinelli è ben diverso da un tessuto cerebrale. Il dato del SAR sarebbe quindi inaffidabile.

In sintesi, chi dice che le onde fanno male parla di gravi effetti dopo 10 anni di esposizione per 30 minuti al giorno. I bambini sarebbero più a rischio degli adulti, perché le onde penetrano più in profondità nel cervello. 

Tutti gli altri parlano di pericolosità da dimostrare. L'OMS (Organizzazione mondiale della sanità), tramite l'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), ha dichiarato che le radiofrequenze generate dalla telefonia mobile potrebbero causare tumori, ma le ha classificate a livello di pericolosità 2B, ovvero sullo stesso livello del caffè.

Perciò "ci stanno uccidendo" silenziosamente? Difficile dirlo. Chi ha visto Report potrebbe voler buttare il telefono dalla finestra e forse ne ha ben donde. Per quanto ci riguarda consigliamo di usare un auricolare, non solo per evitare i problemi alla salute che sono stati paventati, ma anche per praticità, non fare incidenti e non perdere punti sulla patente.

Quello che non vorremmo accadesse, è il nascere di tesi strampalate e del solito business fatto sulla paura della gente. Dalle coccinelle antiradiazioni da mettere sul cellulare, ai consigli di tenere il telefono in borsa avvolto nella carta stagnola si fa presto a creare miti senza alcun fondamento. Il problema non è quindi Report che ha portato al vasto popolo televisivo un argomento tanto delicato, in un'ora di programma da ritmo incalzante in cui si è costretti a condensare molte cose, ma la reazione del post-puntata.

Nel frattempo speriamo che il mondo scientifico riesca a spazzare via tutte le ombre che circondano le varie ricerche e ci porti a una conclusione chiara e definitiva, come avvenuto per le sigarette. La sensazione però è che forse, se ci dicessero che usare il cellulare fa male, in molti non smetterebbero di usarlo. Proprio come un fumatore incallito.

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