Report ha scatenato una psicosi di massa. Basta guardare Facebook e Twitter per vedere messaggi di persone allarmate dopo la puntata di ieri del programma di Milena Gabanelli, intitolata "L'onda lunga", in cui Sabrina Giannini ha parlato di onde elettromagnetiche e della loro pericolosità per la salute umana.
Dell'argomento ce ne occupiamo periodicamente e finora non c'è una conclusione certa, poiché ci sono due tesi opposte: chi dice che queste onde fanno male e chi che sono innocue. Chi si trova in mezzo - tutti noi - può farsi una propria opinione e credere a una o all'altra tesi.
Nel corso di Report sono emerse cose che gli appassionati di tecnologia sanno da tempo, ma che il resto della popolazione ignora: la maggior parte degli studi di ricerca sono finanziati dagli stessi produttori di telefoni, spesso tramite società di comodo o triangolazioni del denaro per nascondere le tracce. Il che non li rende certo inattaccabili e a prova di dubbio.
Martin Cooper, inventore del telefono cellulare
Ma quali effetti dannosi potrebbero avere su di noi le onde elettromagnetiche dei cellulari? Secondo uno studio del 1993 del dottor Henry Lai dell'Università di Seattle, l'esposizione a queste onde porta a un'interruzione del DNA nei topi da laboratorio. Lo stesso risultato sarebbe stato ravvisato dal ricercatore Jerry L. Phillips, ma sul DNA umano. Questo darebbe il via a una serie di malattie, tra cui il cancro.
Stando all'indagine di Report, Motorola avrebbe cercato di sminuire i risultati, seppur appartenenti a studi che aveva finanziato. Insomma, da una parte le aziende cercherebbero di far vedere pubblicamente che stanno svolgendo indagini (diversamente dall'industria del tabacco), ma dall'altra starebbero zittendo chi porta risultati non graditi.
Secondo Fiorenzo Marinelli, ricercatore del CNR, "le onde elettromagnetiche stanno nel range che interferisce con il comportamento biologico", e non serve tenere i telefoni alla distanza di 1,5 centimetri dal corpo, come indicato in diversi libretti di istruzioni, a renderle meno pericolose.