Fibra: TIM, FiberCop e Open Fiber siglano accordo per ridurre il digital divide

TIM, FiberCop e Open Fiber insieme per ridurre il digital divide: il nuovo accordo prevede il riutilizzo delle infrastrutture di rete nelle aree bianche.

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a cura di Rossella Pastore

TIM, FiberCop e Open Fiber hanno appena siglato un accordo commerciale in favore delle cosiddette "aree bianche", quelle zone d'Italia in cui nessun operatore investe o prevede di investire in connettività a banda ultralarga nel breve periodo.

Per venire incontro alle esigenze dei cittadini e per incentivare un uso più efficiente delle risorse, i tre operatori hanno inaugurato una nuova fase di relazioni che prevede l'utilizzo delle infrastrutture di rete di FiberCop da parte di Open Fiber in tutti quei territori più problematici dal punto di vista della copertura di rete.

L'ottica è quella di un'accelerazione della copertura del Paese con reti VHCN (Very High Capacity Network) e quindi della riduzione del digital divide. Più in particolare, l'accordo prevede che Open Fiber acquisti da FiberCop il diritto d'uso (IRU) per infrastrutture aeree e collegamenti d'accesso alla casa del cliente dal valore superiore ai 200 milioni di euro. Nello stesso tempo, TIM si impegna a mettere a disposizione dei propri clienti nelle aree bianche la fibra ottica di Open Fiber (si prevede che almeno 500 mila clienti chiederanno di utilizzare la tecnologia FTTH).

Queste le parole di Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM: "Sono orgoglioso per questo accordo, che rappresenta un ulteriore passo avanti nell’esecuzione della nostra strategia di valorizzazione degli asset. Grazie a questa operazione creiamo una nuova fonte di ricavi, generando valore per il Gruppo e i suoi azionisti. L'accordo rappresenta, inoltre, una risposta concreta all'esigenza di connettività di cittadini, imprese e Amministrazioni locali che fino ad oggi non hanno avuto accesso alle opportunità e ai benefici del digitale. Questa partnership dimostra, infine, quanto sia fondamentale avere un dialogo aperto e collaborativo con gli altri operatori, in un mercato sempre più competitivo e strategico per il Paese".

Questo invece il commento di Mario Rossetti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Open Fiber: "Siamo molto soddisfatti dell'intesa raggiunta che apre una nuova pagina di costruttiva collaborazione nell'interesse reciproco e del Paese. Si tratta, infatti, di un accordo reso ancora più significativo dall'attuale contesto caratterizzato da scarsità di manodopera e aumento dei prezzi delle materie prime: rendere gli investimenti più rapidi ed efficienti è non solo razionale ma anche necessario. In particolare, le aree bianche sono per noi il punto focale su cui si concentra l'attività dell’azienda, considerando i rilevanti impatti socio-economici che derivano dalla riduzione del digital divide nelle aree interne, attraverso la realizzazione del Piano Bul".