Giochi per Android, Electronic Arts ci sta pensando

Electronic Arts sta prendendo in considerazione il mercato dei videogiochi su smartphone Android. Passare dalle parole ai fatti però non sarà facile: il Market Place ancora non soddisfa il produttore, e la pluralità dell'hardware potrebbe essere un problema.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Electronic Arts sta pensando di sbarcare su Android. L'azienda (che detiene titoli famosissimi come FIFA, Need For Speed, The Sims o Dante's Inferno) fino ad oggi sembrava snobbare il sistema operativo del Nexus One. Pare però che la crescita di Android non si possa più ignorare: per quanto il mercato dei giochi su iPhone e iPod sia florido infatti, in molti ritengono che tra pochi anni Android farà la parte del leone.

Apple ha già convinto i produttori.

Eric Brown, AD di Electronic Arts, ritiene però che il Market Place di Android non sia adatto alla distribuzione dei giochi Electronic Arts. "Credo che il prossimo grande avanzamento positivo per crescere nel settore mobile sarebbe lo sviluppo di un equivalente di AppStore nel sistema operativo Android", ha detto Brown. Il dirigente sa certamente che esiste un negozio per Android, quindi dobbiamo immaginare che il Market Place così com'è non sia soddisfacente.

C'è l'esempio di Gameloft a cui guardare, che ha preferito creare un sistema alternativo. Gli utenti devono iscriversi al sito per ricevere le demo, e se scelgono di comprare un gioco lo pagano tramite la bolletta del telefono. Una scelta insolita, che alcuni interpretano come un deliberato boicottaggio del negozio Android.

Gameloft offre diversi titoli per Android, come Assassin's Creed ...

La differenza più evidente è che in questo modo Gameloft non deve riconoscere al Market Place il 30% delle vendite. Con Apple non è possibile, visto che l'AppStore è un sistema chiuso, mentre la (relativa) apertura di Android permette di fare questa scelta. Per gli utenti significa qualche difficoltà in più, ma quest'evenienza non sembra preoccupare gli editori. 

L'Amministratore Delegato di Electronic Arts forse non apprezza la potenziale frammentazione che potrebbe nascere se tutti i produttori di videogiochi scegliessero di seguire la strada di Gameloft. Una situazione che potrebbe portare a confusione per gli utenti e a difficoltà per le aziende. Gli editori infatti dovrebbero competere anche sulla qualità del sistema di distribuzione, e probabilmente non sono interessati.

Senza considerare la "questione hardware": ogni titolo andrebbe infatti ottimizzato per tutti i terminali esistenti, a maggior ragione considerando che alcuni prodotti hanno un'unità grafica dedicata e altri no.

... o il frenetico Asphalt 5.

Sforzandoci d'interpretare il messaggio, crediamo che Brown si stia riferendo alla facilità con cui si possono installare su Android applicazioni esterne al Market. Questa capacità potrebbe servire per vendere applicazioni fuori dal market ufficiale, come fa Gameloft. Oppure per usare copie non autorizzate di un gioco. Con l'iPhone, almeno, bisogna jailbrekkare il telefono.

Forse Electronic Arts, e probabilmente altri produttori, sono spaventati da una possibile esplosione della pirateria su Android, e per questo sono restii ad abbracciare questo sistema operativo. Le vere ragioni di questo atteggiamento per ora ci sono ignote, così come le soluzioni che saranno create.

Potete vedere la conferenza di Eric Brows a questo indirizzo (richiede registrazione).