Gli operatori mobili UE bloccano il VoIP: ma davvero?

Microsoft, Google, Skype e le altre società che operano nel settore VoIP hanno denunciato alla UE il comportamento sleale degli operatori mobili. La neutralità delle rete viene completamente disattesa bloccando o facendo pagare di più ai consumatori le chiamate via Internet.

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a cura di Dario D'Elia

Microsoft, Google, Skype e altri specialisti del VoIP hanno chiesto ufficialmente alla Commissione Europea di sanzionare gli operatori mobili che sfavoriscono il traffico vocale via Internet. Com'è risaputo ormai da tempo si è acceso il dibattito sulla "neutralità della rete" e l'ultimo rapporto VON Europe conferma che la situazione sta degenerando. Come accettare infatti che gli operatori TLC abbiano il diritto di favorire o meno alcune tipologie di traffico?

VoIP

Mettendo per un attimo da parte la questione P2P, bel più complessa perché riguarda anche la lotta alla pirateria, è evidente che bloccare il VoIP su rete mobile è un'inaccettabile limitazione alla concorrenza e alla libertà dei consumatori. Ancora di più se si pubblicizzano le offerte come ad uso "illimitato".

I colossi statunitensi accusano Vodafone (ne avevamo parlato a febbraio!), France Telecom Orange, Bouygues, E-Plus, KPN e altri operatori di slealtà. Con livelli diversi di restrizioni di fatto cercano di sfavorire l'utilizzo delle tecnologie VoIP, ovviamente dannose per le casse aziendali. E in Italia anche TIM e Wind si comportano allo steso modo. Da elogiare invece il comportamento di 3 Italia che non applica alcuna limitazione di questo genere.

"[...] la nostra offerta garantisce a tutti l'accesso alla connettività mobile, senza il digital divide artificiale creato da chi limita a priori la tipologia di utilizzo della banda larga mobile da parte dei clienti, che si tratti di peer-to-peer o di Voip", ha dichiarato non caso l'AD di 3 Italia, Vincenzo Novari, nella presentazione stampa dei nuovi piani di sviluppo.

"In altre parole, gli ISP hanno davvero la possibilità di discriminare tra gli operatori in gioco sia a livello di applicazioni che di contenuti", si legge nel rapporto VON Europe. "Gli Internet Service Provider possono agire da monopolisti condizionando il traffico riguardante gli application provider, content/service provider o gli interessi degli utenti".

Ecco quindi la richiesta corale agli enti regolatori europei e alla Commissione UE di monitorare la gestione degli operatori mobile per assicurare trattamenti uguali per tutti e rispetto della neutralità.