Tre dispositivi rimandati a ottobre
La nuova lineup Google subirà una divisione netta nelle tempistiche di commercializzazione. Mentre i modelli Pixel 10, Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro XL dovrebbero rispettare la data di lancio prevista per il 28 agosto, tre prodotti di particolare interesse dovranno attendere fino al 9 ottobre per raggiungere le mani dei consumatori. Si tratta del Pixel Watch 4, del Pixel 10 Pro Fold e dei Pixel Buds 2a, tutti annunciati durante l'evento di presentazione ma destinati a un'uscita posticipata.
Le ragioni di questo rinvio vengono ricondotte a generiche "problematiche della catena di approvvigionamento", senza tuttavia fornire dettagli specifici sui fattori che hanno determinato questi ritardi produttivi.
Un déjà vu del 2024
La situazione ricorda da vicino quanto accaduto lo scorso anno, quando Google aveva orchestrato un lancio altrettanto frammentato della serie Pixel 9. In quell'occasione, il Pixel 9 e il Pixel 9 Pro XL erano arrivati sul mercato il 22 agosto, appena nove giorni dopo l'evento di presentazione del 13 agosto. Il Pixel 9 Pro aveva invece dovuto attendere fino al 4 settembre, condividendo la data di uscita con il Pixel 9 Pro Fold.
Ancora più lungo era stato l'iter per gli accessori: il Pixel Watch 3 non era arrivato prima del 10 settembre, quasi un mese dopo l'annuncio, mentre i Pixel Buds Pro 2 avevano fatto il loro debutto sul mercato solo il 26 settembre. Anche in quel caso, l'azienda non aveva fornito spiegazioni ufficiali per questi ritardi scaglionati.
Strategia commerciale o necessità produttiva
Questo schema di rilascio differenziato solleva interrogativi sulla strategia commerciale di Google. Da un lato, potrebbe trattarsi di una scelta deliberata per massimizzare l'attenzione mediatica su ciascun prodotto, evitando che dispositivi meno mainstream come gli smartwatch o gli auricolari vengano oscurati dal lancio degli smartphone di punta. Dall'altro, le difficoltà della supply chain potrebbero rappresentare un ostacolo concreto per un'azienda che, diversamente da Apple o Samsung, non ha lo stesso potere contrattuale con i fornitori.
Il ritardo di un mese e mezzo per metà della lineup rappresenta comunque un test importante per la pazienza dei consumatori. Nonostante le numerose indiscrezioni abbiano già svelato gran parte delle caratteristiche di questi dispositivi, l'attesa prolungata potrebbe spingere alcuni acquirenti verso alternative della concorrenza immediatamente disponibili.
Tempistiche ancora da definire
Rimane al momento incerto quando verranno aperti i preordini per i dispositivi soggetti a ritardo. Una questione non secondaria, considerando che la possibilità di prenotare un prodotto spesso contribuisce a mantenere vivo l'interesse del pubblico durante i periodi di attesa. La gestione di questa fase potrebbe rivelarsi cruciale per minimizzare l'impatto negativo dei ritardi sulla percezione del brand e sulle vendite complessive della nuova generazione di prodotti Google.