Huawei Mate 10 Pro svelato, esaltazione del machine learning

Huawei ha alzato il sipario sul Mate 10 Pro, phablet top di gamma pensato per scontrarsi direttamente con Galaxy Note 8 e iPhone X. Un mix tra besign borderless, qualità fotografica e intelligenza artificiale.

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a cura di Saverio Alloggio

Mate 10 Pro è stato presentato ufficialmente. Huawei, oggi direttamente dall'evento in grande stile organizzato a Monaco di Baviera, ha lanciato la sfida a Samsung e Apple per la supremazia nel segmento dei phablet top di gamma. L'attenzione ai dettagli caratterizza questo dispositivo, con il quale l'azienda cinese tenterà di compiere l'ennesimo passo verso la vetta del mercato smartphone.

Design e qualità costruttiva

Anche Huawei si è allineata al trend dominante del design borderless con questo Mate 10 Pro, ma in maniera intelligente. Le cornici laterali sono praticamente assenti mentre, sulla parte frontale, sono stati mantenuti i bordi inferiore e superiore. Questo ha consentito di non dover operare compromessi da un punto di vista tecnico, inserendo tutta la componentistica necessaria ad uno smartphone top di gamma.

Huawei Mate 10 Pro

Il frame è realizzato in alluminio, mentre per la parte frontale e la back cover Huawei ha scelto il vetro. In particolare, sul retro, quest'ultimo presenta una doppia curvatura al fine di migliorare l'ergonomia. L'azienda cinese si è concentrata molto su questo aspetto, sottolineando di essere riuscita a incastonare uno schermo da 6 pollici in dimensioni generali riconducibili ad uno smartphone da 5,5 pollici.

Le varie antenne per la connettività sono state nascoste sotto le bande verticali in policarbonato, posizionate sul frame. In tal senso, Huawei ha integrato un nuovo sistema di quattro ricevitori che lavorano in contemporanea, consentendo al Mate 10 Pro di poter usufruire dello standard LTE cat. 18, che garantisce fino a 1.2 Gbps in download. Attenzione al dettaglio, appunto.

Piattaforma hardware e AI

Com'era stato già anticipato dalla stessa Huawei, il cuore pulsante del Mate 10 Pro è rappresentato dal nuovo SoC Kirin 970. Per questo processore l'azienda cinese ha introdotto la nuova architettura HiAI (Hi-Silicon AI) octa-core, con quattro core ARM Cortex-A73 a 2.4 GHz accoppiati ad altri quattro core Cortex-A53 a 1.8 GHz. La parte grafica è stata invece affidata alla GPU Mali-G72 in configurazione MP12. 

Huawei Mate 10 Pro

Nel caso del Mate 10 Pro il Kirin 970 è affiancato da 6 GB di RAM e da 128 GB di storage interno. Il vero asso nella manica però è rappresentato dalla NPU (Neural Processing Unit), ovvero un'unità di calcolo neurale. Huawei afferma come la sua presenza garantisce al SoC, rispetto al Kirin 960, un incremento del 20% in termini di prestazione e del 50% per quanto riguarda l'efficienza.

Al di là di questi aspetti tecnici, è proprio l'esperienza utente del Mate 10 Pro a ruotare attorno all'intelligenza artificiale. L'unità di calcolo neurale ha infatti consentito di integrare un sistema di machine learning, che permette al dispositivo di apprendere i comportamenti dell'utente nel tempo, adattando lo smartphone alle specifiche esigenze. Un qualcosa che può essere certamente compreso meglio in relazione al comparto fotografico.

Leggi anche: Huawei Kirin 970 ufficiale, SoC con intelligenza artificiale

Comparto fotografico

Sulla back cover del Mate 10 Pro è stata posizionata una dual-camera, composta da un sensore principale da 12 MP RGB con obiettivo f/1.6 accoppiato a un secondo sensore da 20 MP monocromatico con obiettivo f/1.6. Tutto è coadiuvato dallo stabilizzatore ottico dell'immagine, da un flash LED Dual-Tone e da un autofocus laser.

Huawei Kirin 970

LG V30 non è più dunque l'unico smartphone in commercio a potersi fregiare di un'ottica f/1.6. Peraltro nella dual-camera dell'azienda sudcoreana è solo l'obbiettivo del sensore principale ad avere questa apertura, mentre nel Mate 10 Pro sono entrambi. Insomma, un'implementazione tecnica da parte di Huawei che sembra, almeno sulla carta, già molto convincente.

Schermo 6 pollici Full-HD+, 1.080 x 2.160, 403 ppi, OLED, 18:9
SoC Kirin 970 octa-core, quattro core ARM Cortex-A73 a 2.4 GHz + quattro core Cortex-A53 a 1.8 GHz
GPU Mali-G72 MP12
RAM 6 GB
Storage 128 GB non espandibile
Fotocamera posteriore Dual-Camera, 12 MP RGB f/1.6 + 20 MP monocromatico f/1.6, OIS, flash LED Dual-Tone, Hybrid Zoom, autofocus laser
Fotocamera anteriore 8 MP f/2.0
Connettività Bluetooth 4.2, NFC, Wi-Fi ac Dual-Band, GPS A-GLONASS, NO jack audio 3.5 mm
Reti LTE Cat. 18, fino a 1.2 Gbps in download, 4.5G
Sicurezza Sensore per il riconoscimento delle impronte digitali posizionato sul retro
Batteria 4.000 mAh
Ricarica USB Type-C, ricarica rapida attraverso lo standard proprietario SuperCharge (caricabatteria compatibile incluso in confezione)
Dimensioni 154.2 x 74.5 x 7.9 mm
Peso in aggiornamento
Sistema operativo Android 8.0 Oreo personalizzato con EMUI 8.0
Colori Midnight Blue, Titanium Grey, Mokka Brown
Prezzo 849 euro

Anche quest'anno non manca la collaborazione con Leica, dando continuità al sodalizio inaugurato con il Huawei P9. Come detto però, nel lavoro di progettazione dell'azienda cinese, è senza dubbio il machine learning l'elemento di maggiore rilevanza, in grado di attivare funzionalità software che potrebbero fare la differenza nell'esperienza utente.

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Sfruttando infatti il machine learning, la dual-camera posteriore del Mate 10 Pro è in grado di riconoscere il soggetto inquadrato, adattando automaticamente tutti i parametri al fine di ottenere il miglior scatto possibile. L'intelligenza artificiale che cerca di semplificare la vita all'utente, di aumentare l'immediatezza di utilizzo della fotocamera.

Display, software e batteria

La parte frontale del Mate 10 Pro è dominata da uno schermo da 6 pollici Full-HD+ (1.080 x 2.160), realizzato con tecnologia OLED e rapporto di forma in 18:9. Huawei lo chiama FullView Display, grazie alle cornici ridotte ed alla sensazione, da un punto di vista visivo, di una sorta di linea di continuità con la scocca.

Mate 10 Pro arriverà in commercio con già a bordo Android 8.0 Oreo, personalizzato con l'interfaccia EMUI 8.0. Al di là delle varie novità software del robottino verde, ci sono un paio di funzionalità che meritano di essere menzionate.

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La prima è Easy Talk, che amplificherà la voce dell'utente durante le telefonate a seconda dell'ambiente circostante (il machine learning, appunto). Huawei ha sottolineato come, anche bisbigliando (nel caso in cui non ci si voglia far sentire da chi ci sta attorno), l'interlocutore riuscirà a sentire perfettamente ciò che abbiamo detto. 

La seconda è il traduttore istantaneo, con supporto a ben 60 lingue, che processerà tutto localmente (dunque non dovrebbe avere necessità della rete internet). Infine, impossibile non citare Easy Projection, con il Mate 10 Pro che riprodurrà un ambiente desktop una volta collegato a un monitor esterno, con la possibilità di controllare più schermi contemporaneamente, continuando comunque ad utilizzare lo smartphone. 

Tutto è alimentato da una batteria da 4.000 mAh, con la possibilità di sfruttare lo standard proprietario di ricarica rapida SuperCharge. Mate 10 Pro si ricaricherà dunque dallo 0% al 60% in in 30 minuti, senza però rinunciare alla sicurezza. La tecnologia in questione è stata infatti certificata dalla TÜV Rheinland, azienda tedesca leader nel settore specifico, che sottopone i dispositivi elettronici a test particolarmente rigidi.

Prezzi e disponibilità

Huawei Mate 10 Pro sarà disponibile al prezzo di 849 euro a partire dalla metà di novembre (preordini aperti da domani con penna Moleskine in regalo). Tre le colorazioni disponibili: Midnight Blue, Titanium Grey e Mokka Brown. Su quest'ultima variante cromatica non ci sono ancora conferme circa l'arrivo in Italia, anche se comunque sarà commercializzata in Europa.

Huawei Mate 10

Accanto alla versione Pro, che sarà ufficialmente commercializzata in Italia, l'azienda cinese ha presentato anche il Mate 10 "standard", che però non arriverà nel nostro Paese. In questo caso si tratta della naturale evoluzione del Mate 9, senza design borderless ma con una parte della scheda tecnica comunque condivisa con il fratello maggiore.

Non manca anche quest'anno la versione Porsche Design, per la quale saranno necessari 1.395 euro. Inevitabile, in tal senso, il riferimento all'iPhone X di Apple.

Schermo 5,9 pollici QHD, 1.440 x 2.560, 525 ppi, LCD, 16:9
SoC Kirin 970 octa-core, quattro core ARM Cortex-A73 a 2.4 GHz + quattro core Cortex-A53 a 1.8 GHz
GPU Mali-G72 MP12
RAM 4 GB
Storage 64 GB espandibili tramite micro-SD
Fotocamera posteriore Dual-Camera, 12 MP RGB f/1.6 + 20 MP monocromatico f/1.6, OIS, flash LED Dual-Tone, Hybrid Zoom, autofocus laser
Fotocamera anteriore 8 MP f/2.0
Connettività Bluetooth 4.2, NFC, Wi-Fi ac Dual-Band, GPS A-GLONASS, jack audio 3.5 mm
Reti LTE cat. 16, fino a 1 Gbps in download
Batteria 4.000 mAh
Ricarica USB Type-C, ricarica rapida attraverso lo standard proprietario SuperCharge (caricabatteria compatibile incluso in confezione)
Sicurezza Sensore per il riconoscimento delle impronte digitali posizionato sul retro
Sistema operativo Android 8.0 Oreo personalizzato con EMUI 8.0


Tom's Consiglia

Il Huawei P8 Lite 2017 è uno degli smartphone con il miglior rapporto qualità/prezzo presentati quest'anno. Caratterizzato da uno schermo da 5,2 pollici Full-HD, 3 GB di RAM e fotocamera da 12 MP, è acquistabile attraverso Amazon a 179 euro.