iPhone con schermo impreciso? Non è un bug, è una feature

Lo schermo dell'iPhone è meno preciso rispetto al Samsung Galaxy S3, ma forse Apple ha voluto così.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli schermi degli iPhone sono meno precisi di quelli Samsung, per quanto più veloci nella risposta. Questo è quanto ha scoperto la finlandese OptoFidelity, che ha messo a punto un test completamente automatizzato per indagare su questo aspetto (qui il PDF).

I telefoni presi in considerazione sono i nuovi iPhone 5S e 5C (quindi sostanzialmente anche l'iPhone 5) e il Samsung Galaxy S3. Tutti e tre i dispositivi sono stati maneggiati con un dito robotizzato su precisi punti dello schermo, e poi è stata messa a confronto "l'intenzione" di questo utente robotico con la risposta dello smartphone, annotando eventuali errori.  

Ebbene, emerge che il GS3 è preciso in modo uniforme a eccezione del bordo dello schermo (zone rosse), mentre gli iPhone offrono la massima precisione solo in un'area limitatamente piccola dello schermo, insufficiente anche a "contenere" la tastiera.

Questa scoperta potrebbe spiegare facilmente eventuali errori da parte degli utenti che usano un iPhone, in particolare durante la digitazione con la tastiera. E di certo è un ottimo argomento per alimentare discussioni e litigi tra i sostenitori di Apple e Samsung. Ma il report da solo forse non racconta tutta la storia.

Juli Clover di MacRumors e Anthony Wing Kosner di Forbes infatti fanno notare che bisogna anche prendere in considerazione l'ottimizzazione; Apple avrebbe volontariamente modificato la sensibilità dello schermo per renderlo più adatto all'uso da parte di un essere umano. Samsung, invece, starebbe vendendo dispositivi più adatti ai robot – o forse sarebbe il caso di dire androidi.

In effetti "un test automatico non replica l'uso reale, quando il telefono è tenuto e osservato da diversi angoli", scrive Clover. Secondo l'autrice "iOS è progettato per compensare l'angolo in cui ci si aspetta che sia tenuto il telefono", e questo potrebbe spiegare almeno alcune delle differenze. In altre parole lo schermo dell'iPhone avrebbe una sensibilità diversa a seconda di come lo si usa, e tale variabilità non potrebbe emergere dal test automatizzato.

Wing Kosner, similmente, cita l'esperto Nick Arnott e l'adagio "non è un bug, è una feature" che abbiamo sentito di frequente riguardo ad Apple, sempre con una buona dose di sarcasmo. Nessuno fuori da Apple conosce la verità ovviamente, ma secondo Arnott l'ipotesi è fin troppo sensata per essere sbagliata.

Se così fosse al limite si potrebbe accusare Apple di aver creato un telefono che favorisce chi usa la mano destra e discrimina i mancini, ma John Gruber – blogger molto vicino ad Apple – suggerisce che lo smartphone Apple sia effettivamente in grado di capire con quale mano lo usiamo e di adattarsi – memore forse di tutti quelli che lo tenevano nel modo sbagliato.

Insomma, secondo questi osservatori i testi di OptoFidelity non dimostrano alcuna inferiorità di Apple nei confronti di Samsung, ma piuttosto il contrario. "C'è una gran quantità di ingegneria non visibile nel creare cose che la gente percepisce come giuste ed è questo che cerca Apple, non semplici specifiche", commenta ancora Wing Kosner.

Beh, c'è una bella differenza tra l'affermare che uno schermo funziona male e invece sostenere che è fatto così apposta per funzionare meglio. Delle due ipotesi solo una può essere quella corretta: secondo voi quale?