iPhone e jailbreak, 450 milioni di dollari in fumo e bit

Le applicazioni piratate su iPhone e iPod generano 450 milioni di perdite, divise tra Apple e sviluppatori.

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a cura di Tom's Hardware

Le applicazioni pirata per iPhone e iPod costano 450 milioni di dollari. A subire le perdite, insieme ad Apple, aziende e sviluppatori che creano e distribuiscono il software. Cuore della questione, chiaramente, è il Jailbreak, il firmware modificato che permette di aggirare i limiti imposti da Apple, e anche di installare gratuitamente applicazioni che altrimenti sarebbero a pagamento. L'utente meno attento, però, con questa operazione si espone anche a seri rischi di sicurezza, che aumentano con l'accresciuta facilità dell'operazione di jailbreak.

Cydia, usato per installare applicazioni pirata.

Le perdite hanno un valore diverso a seconda del punto di vista. Per Apple è una cifra alta ma sopportabile, ma per aziende e sviluppatori potrebbe anche essere un problema serio, almeno per chi lamenta un "tasso di pirateria" del 95%.

Considerando le applicazioni a pagamento, si stima che 3 installazioni su 4 siano piratate. Considerando che il 10% di queste applicazioni sarebbe stata pagata, senza pirateria, la perdita totale è di 459 milioni di dollari, considerando un prezzo medio indicativo di 3 dollari (probabilmente troppo alto). 

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Ricordiamo che per ogni applicazione venduta ad Apple va il 30%, e allo sviluppatore, o editore, il restante 70%. Il problema vero, quindi, è per gli sviluppatori. D'altra parte l'iPhone, come altre piattaforme, deve buona parte del proprio successo agli sviluppatori, dei quali Apple, Google e Microsoft si dovrebbero prendere cura con attenzione.