Jailbreak iOS 7 senza store cinese pirata, il team si scusa

Gli hacker del team Evasi0n hanno tolto il negozio cinese pirata in attesa di chiarire la situazione.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il team Evasi0n ha dovuto fare marcia indietro, o almeno mettere le cose in pausa. Il gruppo di hacker che ha sviluppato il jailbreak per iOS 7 per il momento ha rinunciato all'installazione predefinita di Taig, il negozio di applicazioni della discordia. E anche pubblicato una lettera di scuse e spiegazioni diretta a tutta la comunità che si raccoglie intorno al jailbreak (JB).

"Taig è un App Store cinese, scritto in cinese e, crediamo, molto adatto alle esigenze degli utenti del mercato cinese. I consumatori non sono bloccati: si può installare anche Cydia e poi rimuovere Taig. Sarebbe molto ipocrita ridurre le scelte con il jailbreak", recita una lettera aperta pubblicata dal team Evasi0n.

Il problema nasceva dal fatto che su Taig ci sono tante, troppe applicazioni piratate. Quelli di Evasi0n avevano chiesto che la questione fosse risolta per inserire l'app come predefinita al posto di Cydia - in Cina - ma evidentemente senza troppo successo.

E così, almeno per il momento, l'installazione predefinita di Taig è stata sospesa, fino a che la faccenda non sarà chiarita. "Siamo profondamente dispiaciuti e imbarazzanti per la pirateria vista oggi", continua la lettera aperta pubblicata dal team, "Non crediamo che sia giusto per gli sviluppatori se non ottengono pagamenti per il loro lavoro".

Gli hacker poi rigettano apertamente le accuse di pericolosità: qualcuno infatti aveva suggerito che Taig fosse una sorta di malware al quale loro avevano aperto le porte. Il codice del JB è esclusivamente nelle mani del team, che inserisce Taig e Cydia direttamente senza diffondere alcuna informazione ai propri partner. L'obiettivo di questa scelta, spiegano, è prima di tutto "scoraggiare quelli che potrebbero usarlo (il JB, NdT) come arma".

Il jailbreak è infatti possibile grazie a una vulnerabilità in iOS che gli hacker sfruttano per sostituire il sistema operativo Apple con la propria versione modificata. La falla e il relativo exploit d'altra parte si potrebbero usare anche per altri scopi meno nobili, d'altra parte.

Altri invece hanno accusato gli hacker di essersi venduti, accettando il generoso pagamento offerto da Taig e chiudendo un occhio sulla pirateria. "Sì, abbiamo avuto un beneficio finanziario dal nostro lavoro, come tanti altri nel mondo del jailbreak", continua la lettera. "Tutti i nostri jailbreak saranno sempre gratuiti, ma crediamo di avere il diritto a un compenso, come qualsiasi altro sviluppatore". Probabilmente - non è chiarissimo - con la sospensione di Taig sarà messo in pausa anche l'accordo finanziario, comunque.

Questo cambio di direzione non farà che infiammare ulteriormente il dibattito: chi applica il jailbreak lo fa davvero perché è alla ricerca di qualcosa che Apple preclude, oppure si tratta solo di un trucchetto per prendersi gratis app che altrimenti sarebbero a pagamento?