Immagine di Nothing Phone (2) recensione, migliora su tutti i fronti
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Nothing Phone (2) recensione, migliora su tutti i fronti

Nothing Phone (2): sotto questo strato di luccichio c'è molta più sostanza di quello che si potrebbe pensare.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Nothing Phone (2) è ufficiale a quasi un anno preciso di distanza dal lancio del primo smartphone del nuovo marchio guidato da Carl Pei. La formula non cambia: creare tanto hype, lavorare a stretto contatto con gli influencer tech per avere visibilità e dare allo smartphone un look inconfondibile grazie al sistema di LED Glyph Interface.

Sotto questo strato di luccichio che urla "Hey! Prestate attenzione, sono importante!" c'è però molta più sostanza di quello che si potrebbe pensare.

Piccoli ritocchi estetici che fanno un mondo di differenza

Guardando di sfuggita Nothing Phone (2) a fianco di Nothing Phone (1) potreste fare fatica a distinguerli. L'azienda si sta costruendo un'identità, era quindi prevedibile immaginare che a livello visivo il nuovo smartphone richiamasse da vicino il modello originale.

Non che ciò sia una cosa negativa. Nothing Phone (2), visto da davanti, ha un aspetto che ricorda un iPhone di recente generazione, con un vetro frontale perfettamente piatto e delle cornici in alluminio 100% riciclato, anch'esse piatte, che circondano tutto il perimetro. A differenza di Phone (1) e di iPhone, tuttavia, il vetro nella parte posteriore è leggermente curvo su tutti i lati, migliorando notevolmente il comfort della presa. Questo cambiamento in mano fa un mondo di differenza!

L'aspetto di ciò che sta sotto al vetro cambia davvero poco. Ancora una volta Nothing ha optato per mostrare quelle che sono alcune delle componenti, come la bobina di ricarica wireless e il cavo flat su cui campeggia il logo del brand, mimetizzate assieme ad altri pannelli di plastica saggiamente utilizzati per mascherare le vere "interiora" dello smartphone. La colorazione bianca è nuovamente presente ed è praticamente inalterata, mentre la nera (che sinceramente a me piaceva davvero tanto con quel vetro fumé) è stata sostituita da questa grigia da noi ricevuta in prova, fatta per piacere a tutti ma forse un po' troppo triste e anonima.

Di certo non sono però anonimi i LED sulla scocca. Cambiano le varie strisce della Glyph Interface, che ora sono separate in più segmenti diversi e sono ancora più personalizzabili lato software. Mentre Nothing Phone (1) disponeva di una sola striscia segmentata che mostrava la percentuale di ricarica o l'animazione all'attivazione di Google Assistant, Phone (2) rende indirizzabili singolarmente anche i LED di una delle strisce che circondano la bobina per la ricarica wireless in modo da poterla usare come indicatore di attività.

Essa può mostrare il livello del volume alla pressione dei tasti, l'avanzamento di un timer (visivamente molto utile, l'ho utilizzato molto) e può essere sfruttata da applicazioni di terze parti a piacimento. Per ora solo Uber mostra il tempo di arrivo dell'autista e poco più, Nothing dovrà faticare per far salire a bordo del carro tanti altri sviluppatori.

Presente anche il LED rosso che indica la registrazione di un video, che non cambia né di posizione né di implementazione nonostante l'azienda abbia voluto modificare leggermente l'estetica dei pannelli decorativi che lo circondano.

In mano lo smartphone siede comodo. Ha un peso che restituisce una sensazione di solidità e qualità nonostante non sia eccessivamente denso e massiccio.

Nella parte frontale è davvero apprezzabile la scelta di un design perfettamente simmetrico. Il foro nel display per la fotocamera frontale è posizionato centralmente, mentre le cornici hanno su tutti e quattro i lati la stessa dimensione. Carl Pei ha recentemente affermato durante un'intervista che avrebbero potuto scegliere delle cornici laterali decisamente più sottili, ma ciò avrebbe comportato una differenza con la cornice superiore e avrebbe obbligato Nothing ad utilizzare un pannello con un bordo inferiore molto più pronunciato.

Il pannello AMOLED ha una diagonale di 6,7 pollici, una risoluzione FullHD+ e una frequenza di aggiornamento che può variare tra 1Hz e 120Hz grazie alla tecnologia LTPO. La luminosità massima raggiunge i 1600 nit ed è a tutto tondo un pannello di qualità superiore rispetto al modello precedente, per quanto Nothing Phone (1) abbia comunque un display piacevole e ben calibrato.

Il lettore di impronte digitali nascosto nella parte bassa del display è di tipo ottico ed è nella media per quanto riguarda velocità e precisione di scansione. Ci sarebbe piaciuto veder aumentare le sue dimensioni, tuttavia sbloccare lo smartphone non è mai un problema una volta prese le misure e fatta l'abitudine.

L'hardware che gli appassionati volevano su Phone (1)

Prima del lancio di Phone (1), tutti si aspettavano dalla nuova azienda di uno dei co-fondatori di OnePlus uno smartphone con hardware da flagship. Così non è stato.

Phone (2) pone rimedio montando un chip Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 che, secondo Nothing, ha ben l'80% di prestazioni in più rispetto al modello precedente. Si tratta del SoC migliore della seconda metà dello scorso anno, lo stesso utilizzato da diversi smartphone premium anche quest'anno.

Non è una sorpresa, l'annuncio sull'utilizzo di questo chip era arrivato in concomitanza del MWC 2023 all'inizio di quest'anno. Nonostante non si tratti dell'ultimissima piattaforma top di gamma di Qualcomm, possiamo assicurarvi che è ancora oggi uno dei chip più potenti ed efficienti disponibili.

Pei ha affermato di non voler utilizzare i chip più nuovi per una questione di stabilità, fidandosi maggiormente dei SoC rodati e testati. Ovviamente l'affermazione è vera solo a metà, il motivo principale è sicuramente da imputare a costi inferiori e maggiore disponibilità per un'azienda che ancora non può competere con i big del settore a livello di volumi di vendita.

La RAM è di tipo LPDDR5X e la memoria interna di tipo UFS 3.1. Sebbene a livello di benchmark i nuovi smartphone con Snapdragon 8 Gen 2 facciano di meglio, nella vita di tutti i giorni è davvero difficile scorgere delle differenze.

L'ottimizzazione software di Nothing è ottima e tutto scivola fluido come dovrebbe, anzi a volte sembra funzionare meglio di smartphone più potenti o con lo stesso chip.

A livello di controllo del calore Nothing Phone (2) si comporta molto bene. Quando si gioca per sessioni prolungate scalda un pochino sulle cornici in alluminio, mentre lo spazio tra i pannelli di plastica e il vetro sul retro aiuta a mantenere fredda la scocca, anche se questo significa che l'unico modo di dissipare l'eccesso di temperatura è verso i lati o dal display.

Smartphone Geekbench 6 AnTuTu AiTuTu 3DMark
Single-core Multi-core Wild Life Extreme Wild Life Extreme Stress Test
Nothing Phone (2) 1743 4589 1040354 3017497 2779(16,60 fps) 2805 - 1695(60,4%)
Asus Zenfone 10 2040 5680 1592685 3909533 3730(22,30 fps) 3716 - 2551(68,6%)
Huawei P60 Pro 1246 3849 1040693 3148676 2752(16,50 fps) 2780 - 1476(53,1%)
Xiaomi 13 Pro 1394 5148 1276523 130282 3003(18,00 fps) 2974 - 2920(98,2%)
Samsung Galaxy S23 Ultra 1918 5149 1237965 131861 3813(22,80 fps) 3803 - 3165(83,2%)
OnePlus 11 1286 4672 1136977 83790 3589(21,50 fps) 3618 - 1505(41,6%)
Google Pixel 7 Pro 1437 3533 - - 1829(11,00 fps) 1827 - 1382(75,6%)

Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3 e connessione 5G su entrambe le SIM vi daranno accesso a qualsiasi tipo di connessione wireless abbiate necessità. Purtroppo manca una eSIM, quindi dovrete ancora una volta ricorrere al supporto fisico. Non c'è un jack da 3,5mm, ma ormai è quasi una cosa scontata. Gli speaker stereo sono ok; non sono i più rumorosi che abbiamo provato ma hanno un suono più che buono e che basta sia per il gioco che per la visione di video sui social o per lo streaming di film e serie TV.

La batteria ha una capacità leggermente inferiore a quella dei flagship più recenti, Nothing Phone (2) si ferma a 4700mAh. Ad ogni modo l'autonomia dell'ultimo smartphone di Nothing è molto buona, sia usando lo smartphone normalmente che mettendolo alla prova nel nostro test eseguito su PCMark Work 3.0 Battery. Phone (2) ha totalizzato un risultato di 17:26h, ben 6 ore in più di Phone (1) nonostante un chip più potente ed una batteria dalla capacità di soli 200mAh maggiore.

La ricarica a 45W con filo è sufficiente, ci sarebbe piaciuto vedere qualcosa in più ma adottare gli standard altrui è costoso e sviluppare una soluzione "in-house" è per ora improponibile per un'azienda relativamente giovane e piccola. La ricarica wireless a 15W è comoda e troviamo ancora la ricarica wireless inversa da 5W.

Passi avanti nella fotografia, ma non chiamatelo cameraphone

Il nuovo sensore principale per la fotocamera è il Sony IMX890, lo stesso utilizzato da Oppo Reno10 Pro, OnePlus Nord CE 3 e Oppo Find N2 Flip. Ha 50MP, la stabilizzazione ottica OIS ed è in grado di catturare parecchia luce anche di notte, seppur non ai livelli dei cameraphone migliori in assoluto.

Pei ha affermato che mettere il sensore da 1" avrebbe compromesso il design e secondo lui si ottiene di più ottimizzando l'elaborazione piuttosto che mettendo sensori così grandi. Ha nuovamente ragione a metà, ovviamente un sensore migliore si può comunque ottimizzare via software per ottenere risultati più gradevoli, ma quella di Nothing è una scelta sensata e la comprendiamo.

Il nuovo sistema di elaborazione implementato dal brand è possibile grazie all'ottimo ISP di Snapdragon 8+ Gen 1, il quale è in grado di gestire 4000x i dati elaborabili da Phone (1). Ciò ha permesso di creare un software che fonde assieme 8 diverse esposizioni catturate in dominio RAW invece che sole 3, per un sistema di HDR e di riduzione del rumore migliorato. Nothing ha lavorato sodo per spremere il sensore a dovere e si vede, nonostante la nuova fotocamera sia già molto capace anche di suo.

La fotocamera secondaria è la stessa grandangolare da 50MP dello scorso anno. Cattura immagini piacevoli e dai colori abbastanza vicini a quelli della fotocamera principale, tuttavia soffre decisamente al buio.

Nothing Phone (2) non è un cameraphone ma è uno smartphone che fa delle ottime foto e accontenterà tutti tranne i più esigenti. Meglio di Zenfone 10 per la fotografia, mentre per la registrazione di video c'è ancora da lavorare ma è un campo difficile.

La fotocamera frontale da 32MP è senza infamia e senza lode, anche se a differenza di molti altri smartphone anche più costosi è in grado di registrare video in 1080p a 60fps.

Un software in rapida evoluzione

Nothing OS 2.0 mantiene il feeling familiare di Android 13 stock ma aggiunge una marea di widget e personalizzazioni sensate e non fastidiose. I widget sono davvero molto belli e si possono utilizzare anche sulla lockscreen, rimanendo visibili anche sull'always-on display.

Le icone con tema monocromatico sono davvero molto belle ma ovviamente alcune app mostrano la propria icona colorata rompendo un po' la magia. No, non si può forzare il tema. I vari temi Material You che si adattano ai colori dello sfondo sono presenti. Il tema monocromatico è stato scelto per spingere ancora di più l'idea di essere meno attirati dallo smartphone, aiutando l'interfaccia Glyph che punta a farvi tenere lo smartphone a testa in giù il più possibile e farvi godere la vita.

Il software è liscio, veloce, fluido. Mi è piaciuto molto! Glyph Composer è forse un po' una frivolezza ma ricorda la composizione manuale della suoneria dei vecchi Nokia, qualcosa che forse però i più giovani nemmeno conoscono.

Il software di gestione dei LED e delle notifiche è stato migliorato ed ora è ancora più completo e personalizzabile.

Conclusioni

Nonostante l'azienda sia "nuova" (ok, Carl Pei è un veterano del settore ed è un ex OnePlus, come molti dei suoi dipendenti) sta facendo molto bene senza evidenti passi falsi.

Per il prezzo a cui è venduto, Nothing Phone (2) è ottimo. È davvero difficile trovare uno smartphone fatto con così tanta cura e che funziona così bene. Prendere la versione con più RAM è inutile a meno che non serva più memoria interna, ma se si utilizza il cloud è più che sufficiente la base che ha un rapporto qualità/prezzo ottimo.

I competitor più vicini sono:

  • I Pixel 7, i quali hanno migliori fotocamere ma un design completamente diverso e un SoC Tensor G2 meno efficiente
  • Honor Magic5 Pro (quando scontato e in offerta), l'unico avversario che davvero gli fa paura con fotocamere migliori ma un software che è (gusti personali) decisamente peggiore
  • Asus Zenfone 10, che però è più piccino anche se più potente e recente come specifiche
  • Samsung Galaxy S23 base o Plus (in base alle offerte), i quali hanno un supporto software migliore e fotocamere più capaci (l'esperienza di Samsung con l'elaborazione foto/video pesa molto)

Con le giuste offerte diventerà un best buy, come un best buy è diventato anche Nothing Phone (1) che continuiamo a raccomandare!

È fatto per i fan che erano rimasti delusi dal fatto che il modello dello scorso anno fosse un medio gamma, senza però esagerare con specifiche e prezzo. Nonostante ciò è comunque uno di quei prodotti che raccomandiamo a tutti gli utenti che hanno questo budget, a patto che vi piaccia il design che attirerà su di voi certamente un sacco di attenzioni.

Voto Recensione di Nothing Phone (2)



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • + Design migliorato ma non stravolto

  • + Simmetria delle cornici frontali

  • + Buon display LTPO

  • + Hardware potente ed efficiente

  • + Batteria di lunga durata

  • + Software originale, personalizzabile e veloce

Contro

  • - Speaker solo ok

  • - Manca la eSIM

  • - Le fotocamere sono sufficienti ma non impressionano

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Informazioni sul prodotto

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