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Android 13 Beta 1: tutto quello che sappiamo di Tiramisu

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Android

Android 13 Beta 1: tutto quello che sappiamo di Tiramisu

di Francesca Fenaroli mercoledì 27 Aprile 2022 17:49
  • 12 min
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Più informazioni su
  • Android 13
  • Android 13 Tiramisu
  • Bluetooth Low Energy
  • Developer preview
  • Google Pixel
  • NFC
  • Panlingual
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Mentre Android 12, reso disponibile nell’autunno del 2021, è ormai disponibile da mesi, prosegue lo sviluppo della nuova versione del sistema operativo: a partire da queste ore è disponibile la Beta 1 di Android 13 Tiramisu.

Android 13

In questo articolo, che aggiorneremo a ogni novità significativa, abbiamo raccolto tutto quello che sappiamo finora di Android 13 Tiramisu: le nuove funzionalità, gli smartphone compatibili e la roadmap dell’aggiornamento.

  • Quando arriverà Android 13 Tiramisu?
  • Cosa aspettarsi da Android 13?
  • Come ottenere la Beta 1 di Android 13
    • Pixel Launcher si prepara ai foldable
    • Novità per taskbar e drawer
    • Cambiare velocemente profili utente
    • Nuova clipboard
    • App multilingua
    • Ottimizzazioni per le lingue non neolatine
    • Filtro notifiche
    • TARE
    • Modifiche alla modalità silenziosa
    • Low Energy Audio e MIDI 2.0
    • Quick Tile per codici QR
    • Nuove Quick Tile
    • Task Manager (FGS)
    • Gli “ospiti” ora condividono le app installate con l’account principale
    • Da PiP a schermo condiviso con il tocco
    • Nuovi slider e player audio
    • Tap To Transfer
    • Il ritorno degli screensaver
    • Controllo del flash della fotocamera
    • Nuove combinazioni di colore dinamico
    • Sfondi 3D
    • Integrazione con Chrome OS
    • Windows 11 su macchina virtuale
    • Visualizzazione orologio nel lockscreen
    • Pagamenti NFC per più utenti
    • DNS privati
  • Android 13: quali smartphone saranno compatibili?

Quando arriverà Android 13 Tiramisu?

Prosegue in tempo con la tabella di marcia il percorso verso versione stabile di Android 13 sugli smartphone degli utenti finali, che resta comunque ancora lontano. Solitamente Google presenta le nuove versioni del suo sistema operativo in estate, anche se Android 12, a causa di diversi ritardi nello sviluppo, è arrivato in autunno.

Timeline for the Android 13 Preview program

Secondo il calendario pubblicato da Google sul sito dedicato agli sviluppatori, Android 13 dovrebbe essere disponibile in versione definitiva a partire da agosto.

Nei mesi scorsi, rispettivamente a febbraio e marzo 2022, sono state rilasciate le due Developer Preview, ovvero build distribuite agli sviluppatori per agevolare l’ottimizzazione di applicazioni e servizi in tempo per la versione definitiva.

Dopo questo stadio è arrivata invece la prima Beta: ancora troppo instabile per l’utilizzo quotidiano, questa versione rappresenta il primo passo verso la stabilità della piattaforma, che arriverà solo a partire dalla terza Beta nel mese di giugno.

Le Beta possono tuttavia dare un’idea più precisa di come si presenterà il nuovo sistema operativo e quali funzionalità saranno introdotte. Generalmente anche i singoli produttori avvieranno un programma di beta testing per le loro interfacce proprietarie.

Cosa aspettarsi da Android 13?

Android 12 ha portato il tanto atteso restyling dell’interfaccia utente dei dispositivi: dopo questo aggiornamento così rivoluzionario dal punto di vista del design, sarà dunque improbabile che la versione seguente porti cambiamenti altrettanto drastici su questo fronte.

Google - Pixel 6

Come vedremo nei prossimi paragrafi le novità si concentrano soprattutto su diversi tipi di ottimizzazione del funzionamento di applicazioni, connettività e processi interni, con alcuni cambiamenti nell’interfaccia utente.

Come ottenere la Beta 1 di Android 13

Se si possiede un Google Pixel il modo più semplice per ottenere Android 13 Beta 1 è iscriversi al Programma Beta. In questo modo, una volta registrato, il vostro device riceverà automaticamente gli aggiornamenti di sistema all’ultima Beta disponibile.

Per iscriversi al Programma Beta basta recarsi alla pagina dedicata e accedere al proprio account Google, da cui potrete registrare i dispositivi idonei. Questi ultimi riceveranno aggiornamenti Beta continui, tra cui i Quarterly Platform Releases, via OTA in anticipo rispetto alle release pubbliche.

I dispositivi Google Pixel compatibili con il Programma Beta di Android 13 sono i seguenti:

  • Pixel 4
  • Pixel 4 XL
  • Pixel 4a
  • Pixel 4a (5G)
  • Pixel 5
  • Pixel 5a
  • Pixel 6
  • Pixel 6 Pro

Se invece possedete un altro tipo di smartphone e siete utenti esperti potrete installare manualmente le GSI (Generic System Image) della Beta 1 di Android 13. Le GSI sono versioni “base” di Android realizzate per essere compatibili con la maggioranza dei dispositivi grazie a un’iniziativa di Google chiamata Project Treble.

La compatibilità con le GSI è un requisito chiave per accedere ai servizi Google per gli smartphone con Android 9 o successivi. Se dunque desiderate procedere con la GSI di Android 13 Beta 1 potrete scaricare la release corrispondente al vostro processore e installarla sul vostro dispositivo seguendo le istruzioni della piattaforma Developers di Android.

  • ARM64+GMS
  • ARM64
  • x86_64+GMS
  • x86_64

Procedete con cautela in questa operazione, che è destinata principalmente ai developer che intendono testare le proprie applicazioni su una versione “acerba” del sistema operativo. Sarà possibile incontrare casi di malfunzionamenti nell’audio in chiamata, bootloop e incompatibilità con le partizioni del dispositivo.

Google - Pixel 6 Pro

Pixel Launcher si prepara ai foldable

A partire dalla prima Developer Preview di Android 13, il Google Pixel Launcher ha la capacità di ricordare due layout completamente separati.

Si può vedere questo in azione cambiando l’impostazione DPI su uno smartphone compatibile con l’anteprima dal suo stato predefinito ad uno che attiva le caratteristiche del grande schermo introdotte nella 12L, come la barra delle applicazioni. Quando si attiva questa impostazione per la prima volta appare inoltre un breve tutorial che ne spiega il funzionamento.

Android 13 DPI Android 13 DPI Android 13 DPI

Quando il valore di DPI è più piccolo, il layout originale rimane, ma quando il valore DPI viene regolato il nuovo layout prende il sopravvento.

La rimozione di un’app o di una cartella dalla versione modificata non influisce sulla visualizzazione di quando torniamo ai DPI originali, mostrando che i layout sono separati.

Novità per taskbar e drawer

La taskbar introdotta in Android 12L per i tablet, la quale permette il passaggio veloce tra le varie applicazioni ed il multitasking immediato, dispone in Android 13 di un sesto slot, uno in più dei cinque della versione precedente.

Credit: 9to5 Google
Android 13 dp1 hands on 9to5 google

Nei device più grandi il sesto slot è occupato dal drawer delle applicazioni, che permette di accedere velocemente alla lista completa delle app installate e aprirne di nuove.

A partire dalla Beta 1, a bordo dei dispositivi con schermi più ampi il drawer mostra finalmente i suggerimenti contestuali delle applicazioni quando lo si seleziona a partire dalla taskbar.

Android 13 Beta 1 Android 13 Beta 1

Sempre a proposito del drawer, nella Beta 1 Android 13 ha disattivato la funzionalità di ricerca globale nel device che aveva visto la luce per la prima volta in Android 12, sostituita invece dalla barra di ricerca Google standard.

La funzionalità tuttavia è ancora presente nel codice e può essere attivata dalla riga di comando. Si pensa dunque che Google stia sperimentando una ricerca globale unica tra la schermata Home e il drawer delle app.

Modificare la risoluzione dello schermo

A partire dalla Beta 1 di Android 13 Tiramisu compare, ma non è ancora attiva, la possibilità di scegliere tra due possibili risoluzioni dello schermo: “High Resolution”, ovvero FHD+, e “Highest Resolution”, ossia la risoluzione massima del pannello dello smartphone.

Questa opzione sarà visibile solo nei dispositivi come il Google Pixel 6 Pro, che presentano una risoluzione massima superiore ai 1080p.

Cambiare velocemente profili utente

Un’altra funzionalità presente nelle Developer Preview e riconfermata nella Beta, pensata per gli utenti di tablet Android, ma anche per chi intende tenere separati i dati personali e di lavoro, è la possibilità di accedere a diversi profili utente direttamente dalla schermata di blocco dello smartphone.

Credits: 9to5Google
Android 13 lockscreen

Se si sono impostati più profili, si potrà ora scegliere in quale entrare grazie a un menù a tendina che apparirà nella parte alta dello schermo, tra l’immagine assegnata all’account e la sequenza di sblocco. Sempre su questo fronte, Google sta sperimentando anche l’utilizzo di una “pillola” che segnala l’utente attivo direttamente nella barra di stato.

Nuova clipboard

Nella Beta 1 di Android 13 la clipboard è stata ripensata sulla scia dell’editor di screenshot. In una finestra flottante in basso a sinistra si può visualizzare un’anteprima del contenuto copiato ed eventualmente modificarlo, oppure aprire un link.

In aggiunta a questa novità, ora il contenuto della clipboard si svuota automaticamente dopo un’ora, al pari di quanto accade già da tempo su Gboard.

App multilingua

Nella Beta 1 di Android è stata disabilitata la funzione inizialmente denominata Panlingual, che permette di personalizzare la lingua di funzionamento delle singole app.

Android 13 DP2

Fino ad Android 12, sebbene con alcune eccezioni, la lingua delle singole applicazioni coincideva con le impostazioni globali del device. Con tutta probabilità la funzione sarà reintrodotta nella release finale: gli utenti poliglotti saranno ben contenti di poter selezionare facilmente la loro lingua di preferenza per il browser o i social media.

Ottimizzazioni per le lingue non neolatine

A partire dalla seconda Developer Preview di Android 13 troviamo una serie di ottimizzazioni per l’elaborazione e la visualizzazione dei caratteri di lingue neolatine. Per esempio i caratteri giapponesi ora sono suddivisi in base al Bunsetsu, ovvero la più piccola unità di parole dotata di senso, per aumentare la leggibilità generale.

Le altezze di riga di altre lingue, come il Tamil e il tibetano, sono state aumentate in modo da migliorare il posizionamento dei caratteri nell’interfaccia utente.

Target SDK for Android 12 and 13

Infine, una serie di nuovi API permettono una conversione più rapida dal parlato al testo per le lingue che fanno uso di ideogrammi, anche tra sistemi diversi (Hiragana e Kanji, per esempio).

Filtro notifiche

Sembra che Android 13 abbia finalmente preso provvedimenti per arginare il flusso di informazioni incontrollato a cui i suoi utenti sono sottoposti negli ultimi anni.

Android 13 DP2

Le nuove autorizzazioni di runtime delle notifiche (POST_NOTIFICATIONS) permettono infatti una maggiore possibilità di scelta di quali e quante notifiche ricevere, in base allo stesso principio secondo cui si autorizzano singolarmente i permessi a fotocamera, archiviazione e molto altro.

È opportuno specificare che gli utenti iOS godono già da tempo di questa possibilità: il sistema chiede infatti di approvare l’invio delle notifiche al primo avvio di ogni singola app, limitando così in modo efficace lo spam e le distrazioni e permettendo ai consumatori di personalizzare ancora di più la propria esperienza d’uso.

TARE

TARE, acronimo di “The Android Resource Economy” è una nuova feature progettata per premiare applicazioni e servizi che richiedono meno energia al dispositivo in base a un sistema a crediti.

Questo nuovo modo di concepire l’ottimizzazione energetica degli smartphone assegna o revoca crediti ai processi che utilizzano gli API AlarmManager e JobScheduler per funzionare in background: più un’applicazione consuma, meno avrà la possibilità di svolgere determinate attività, mentre al contrario le applicazioni più virtuose verranno premiate.

Android 13 DP2

Nella seconda Developer Preview questa complessa funzionalità fa il suo ingresso nelle impostazioni sviluppatore.

Modifiche alla modalità silenziosa

Già dalle primissime anteprime di Android 13, Google ha apportato una novità alla modalità silenziosa del sistema, confermata anche nelle Developer Preview e nella Beta 1.

Separata dalla modalità vibrazione di Android da diverse versioni del sistema operativo, ora la modalità silenziosa disattiverà anche la vibrazione per la navigazione nel sistema e per la tastiera, di fatto diventando effettivamente silenziosa al 100%.

Low Energy Audio e MIDI 2.0

Ora che il jack audio da 3,5mm sembra essere definitivamente in via d’estinzione, la connettività Bluetooth ha assunto un’importanza fondamentale all’interno degli smartphone: per questo motivo Android 12 ha già implementato nel suo API un supporto parziale al Bluetooth Low Energy Audio.

Questa funzionalità è in grado di migliorare drasticamente la durata della batteria dei dispositivi collegati e la qualità della connessione. Android 13 Tiramisu andrà ancora oltre, garantendo il pieno supporto a questa feature.

Auricolari True Wireless

Oltre all’ottimizzazione energetica il Bluetooth Low Energy Audio porta con sé una serie di ulteriori vantaggi che soddisferanno un bacino d’utenza molto ampio:

  • Supporto di flussi multipli, per condividere gli stessi contenuti audio a più paia di auricolari allo stesso tempo
  • Qualità audio migliorata
  • Supporto migliorato agli apparecchi acustici

Per il momento sono ancora pochi gli accessori in grado di supportare il Bluetooth Low Energy Audio, funzionalità che sarà molto probabilmente limitata inoltre ai SoC di fascia alta. La piena compatibilità con la prossima versione di Android incentiverà però la messa in commercio di nuovi prodotti che rispettano questo standard.

Android 13 supporta inoltre lo standard bidirezionale MIDI 2.0 con risoluzione 32-bit, utilissimo per audiofili e musicisti in quanto consente ai dispositivi collegati di comunicare tra di loro e scambiarsi informazioni a vicenda.

Quick Tile per codici QR

Android 13 rende ancora più intuitiva la scansione dei codici QR, utilissimi al giorno d’oggi non solo per le certificazioni sanitarie, ma anche per visualizzare documenti e connettersi al Wi-Fi.

Con la seconda Developer Preview si attiva finalmente la nuova Quick Tile dedicata proprio ai codici QR, accessibile direttamente dal lockscreen, che permette di scansionarli senza dover passare dall’interfaccia della fotocamera dello smartphone.

Android 13 DP2

Nuove Quick Tile

Insieme alla scansione dei codici QR, la Beta 1 conferma quanto visto nella Developer Preview 2 di Android 13, ovvero le nuove Quick Tile dedicate a:

  • Correzione del colore
  • Modalità a una mano (solo sui dispositivi più piccoli)
  • Controlli privacy
  • Google Home

Task Manager (FGS)

Una delle aggiunte più importanti di Android 13 Tiramisu è senza dubbio il nuovo Task Manager (o Foreground Services, FGS), che sarà accessibile direttamente dal pannello delle notifiche e permetterà di visualizzare una lista dei processi in corso, così da poterli arrestare con un solo tap.

At the bottom of the notification drawer is a button that indicates the number of apps that are currently running in the background. When you press this button, a dialog appears that lists the names of different apps. The Stop button is to the right of each app

Riportiamo una tabella esemplificativa condivisa da Google, che mostra nel dettaglio la differenza tra chiusura delle app dal multitasking, Task Manager e arresto forzato:

Android 13 DP2

Gli “ospiti” ora condividono le app installate con l’account principale

In Tiramisu i profili ospite di Android avranno finalmente accesso alle stesse applicazioni installate a bordo dello smartphone nei profili principali, tuttavia queste applicazioni saranno rese disponibili “pulite“, come appena installate.

A partire dalla Beta 1 di Android 13 sarà anche più facile installare le applicazioni sui profili ospite: quando se ne crea uno nuovo si possono selezionare le app desiderate a partire da una schermata dedicata.

Nonostante non sia più necessario installare nuovamente le app per ogni profilo, quindi, i dati delle applicazioni saranno comunque separati per la protezione dei dati degli utenti loggati. Nella seconda Developer Preview questa funzionalità ha finalmente un nome: Hub Mode.

Da PiP a schermo diviso in un tocco

Una funzionalità rimossa nella più recente Beta di Android 12L è stata reintrodotta in Android 13 Tiramisu. Quando si guardano contenuti video in modalità PiP (Picture-in-Picture) è possibile toccare un pulsante nella visualizzazione della finestra flottante per aprire l’app che al momento è in PiP come applicazione secondaria dello schermo diviso.

Con Android 13 si potrà quindi avere una maggiore flessibilità nel multitasking.

Nuovi slider e player audio

L’interfaccia utente dedicata alla gestione dell’audio in riproduzione diventa più compatta e funzionale grazie a un nuovo slider, che integra al proprio interno il nome dei device collegati ottimizzando lo spazio a disposizione.

Su Android 13 sarà dunque ancora più intuitivo capire quali siano i diversi output disponibili dai quali riprodurre i contenuti audio e regolarne di conseguenza il volume, grazie a un design del tutto nuovo rispetto a quello a bordo di Android 12.

Android 13 DP2

Anche il player audio ha subito un restyling, che rende più facilmente raggiungibili i pulsanti di controllo della riproduzione. Nella Beta 1 inoltre cambia il design della barra di riproduzione, che assume una forma ondulata.

Android 13 Beta 1 Android 13 Beta 1

Tap To Transfer

Un’utile feature avvistata in Android 13 ma per il momento non ancora funzionante è la possibilità di cambiare periferica audio associata al telefono semplicemente avvicinandosi, probabilmente per mezzo di connettività NFC.

Se una procedura del genere vi sembra familiare, potreste averla già attiva sui vostri dispositivi iOS connessi a speaker HomePod. Per il momento non si hanno ulteriori dettagli sul funzionamento effettivo di questa funzionalità.

Controllo del flash della fotocamera

Le release finora distribuite di Android 13 presentano un API dedicato al controllo della luminosità del flash LED presente sul retro di quasi tutti i dispositivi Android.

Le applicazioni che otterranno le autorizzazioni necessarie potranno dunque controllare questo parametro e impostare il livello desiderato di luminosità.

Il ritorno degli screensaver

La seconda Developer Preview di Android 13 aggiunge delle anteprime che lasciano intendere una nuova serie di funzionalità dedicate agli screensaver.

Android 13 DP2

Questi ultimi, come evidenziato anche nella Beta 1, potranno avere accesso a servizi come data, ora e meteo, che prevedibilmente saranno mostrati in tempo reale in futuro.

Nuove combinazioni di colore dinamico

Su Android 13 Monet, il sistema utilizzato da Google per il colore dinamico dell’interfaccia si arricchisce e arriva a comprendere ben 16 combinazioni totali, finalmente visibili nella Beta 1 nella sezione Sfondo e stile del dispositivo.

Android 13 Beta 1 Android 13 Beta 1 Android 13 Beta 1 Android 13 Beta 1 Android 13 Beta 1 Android 13 Beta 1 Android 13 Beta 1 Android 13 Beta 1

In aggiunta troverete altre 16 combinazioni standard denominate “Colori di base” che potrete selezionare nel caso in cui le tonalità rilevate dallo sfondo non facessero al caso vostro.

Le nuove combinazioni di colore dinamico fanno capo ai cinque nuovi stili di Material You già scovati nel codice delle Developer Preview, denominati TONAL_SPOT, VIBRANT, EXPRESSIVE, SPRITZ, RAINBOW e FRUIT_SALAD.

Sfondi 3D

Un’altra funzionalità di personalizzazione riguarda lo sfondo del display: a partire dalla seconda Developer Preview di Android 13 si trovano nel codice tracce della possibilità di attivare sfondi 3D.

Allo stesso modo, sempre stando al codice trovato nell’API Wallpaper Picker, sarà possibile scurire a diversi livelli lo sfondo per visualizzare al meglio le applicazioni nel launcher.

Integrazione con Chrome OS

A bordo di Android 13 è presente la funzione “Cross Device” che permette di proiettare il proprio telefono su un dispositivo Chrome OS.

Lenovo IdeaPad Duet Chromebook

Questa feature, che pare verrà sviluppata specialmente per le app di messaggistica, non si limita però a riprodurre la schermata attiva, ma crea a tutti gli effetti un secondo display virtuale per il vostro smartphone.

Windows 11 su macchina virtuale

Android 13 è dotato di funzionalità KVM (Kernel-based Virtual Machine) complete: questo significa che, come dimostrato da un recente esperimento, è possibile far girare una versione ARM di Windows 11, la stessa utilizzata per 2 in 1 e altri prodotti ibridi.

Per il momento si può attivare la macchina virtuale solo dopo aver sbloccato i permessi di root dello smartphone: questa funzionalità ha però potenzialità immense se si pensa ai dispositivi con form factor più grande e gli sforzi di Google sembrano andare proprio in questa direzione.

Visualizzazione orologio nel lockscreen

L’unico cambiamento nell’interfaccia finora rilevato a bordo di Android 13 è la presenza di un nuovo toggle in grado di controllare le dimensioni dell’orologio sulla schermata di blocco. Fino a questo momento, almeno sugli smartphone Google Pixel, l’orologio si presenta infatti sul lockscreen in dimensione estesa fino all’arrivo di una notifica, momento in cui si sposta in visualizzazione laterale.

Grazie a questa nuova opzione, gli utenti potranno scegliere se visualizzare la versione ridotta dell’orologio sul lockscreen anche in assenza di notifiche in arrivo.

Android Tiramisu Android Tiramisu

Pagamenti NFC per più utenti

A partire da Android 13 Tiramisu tutti i profili utente che utilizzano lo stesso dispositivo, compresi quelli aziendali, avranno accesso alla possibilità di effettuare pagamenti via NFC.

Fino ad Android 12 questa funzionalità era preclusa agli utenti secondari degli smartphone e tablet compatibili, con il rischio di impedire loro di utilizzare una delle modalità di pagamento contactless più comuni, inclusa la tecnologia NFC-F per i device compatibili.

Foto generiche
Foto generiche

DNS privati

Con Android 13 Tiramisu continua l’impegno di Google nel fornire la massima privacy agli utenti durante la navigazione sul Web.

Un’aggiunta recente al codice della AOSP di Android lascia infatti presagire che nuovo sistema operativo supporterà la scelta tra lo standard di navigazione privata DNS-over-TLS e la sua alternativa, DNS-over-HTTPS, in grado di garantire un ulteriore livello di privacy.

Se il percorso resterà invariato anche nella build definitiva di Android 13, l’utente potrà dunque selezionare lo standard di navigazione DNS-over-HTTPS in Impostazioni > Reti e Internet > DNS privato > Seleziona modalità DNS privato.

Foto generiche

Android 13: quali smartphone saranno compatibili?

La nuova versione del sistema operativo raggiungerà in un primo momento, come ormai da tempo, gli smartphone della gamma Pixel: se possedete un Pixel 6, Pixel 6 Pro o qualunque altro terminale Google fino al Pixel 4a, sarete dunque tra i primi a ricevere la versione stabile di Android 13 Tiramisu.

Proprio come nel caso del roll-out delle interfacce personalizzate di Android 12, nei mesi successivi alla presentazione ufficiale Tiramisu farà la comparsa sui terminali di altri produttori. Molteplici brand hanno garantito, nel corso degli ultimi mesi, un supporto esteso agli aggiornamenti software dei propri smartphone:

  • Samsung aggiornerà per tre anni i suoi device più recenti: Android 13 arriverà pertanto anche a bordo della gamma Samsung Galaxy S21;
  • OnePlus ha di recente confermato ben quattro anni di supporto (ovvero tre aggiornamenti di sistema principali) ai propri top di gamma, come lo OnePlus 9 e lo OnePlus 9 Pro;
  • LG, sebbene non produca più da tempo telefoni, garantirà Tiramisu agli ultimi smartphone messi in commercio, ovvero LG Wing e LG Velvet;
  • A partire da Xiaomi 11T e Xiaomi 11T Pro, anche il brand asiatico garantirà tre aggiornamenti di sistema e quattro anni di patch di sicurezza ai suoi smartphone.

Godetevi il meglio di Samsung in uno dei top di gamma più convenienti ed equilibrati del 2021, pronto ad accompagnarvi nella vita di tutti i giorni per molti altri anni: Galaxy S21 è disponibile a un prezzo mai visto su Amazon.

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