eSIM: cosa sono e quali sono i vantaggi? Qual è la situazione in Italia?

Cos'è l'eSIM e quali sono i suoi vantaggi e svantaggi? Perché la sua diffusione in Italia è ancora marginale?

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a cura di Nikolas Pitzolu

Nel caso in cui non lo sapeste, la tecnologia in grado di eliminare per sempre l'utilizzo delle SIM fisiche esiste già da molti anni ma, per un motivo o per l'altro, sta facendo fatica ad affermarsi. Apple sta spingendo questa tecnologia negli USA con i nuovi iPhone 14, i quali negli Stati Uniti non dispongono di uno slot SIM tradizionale ma solo di due eSIM.

Cosa sono di preciso le eSIM? Come funzionano? Riusciranno davvero a sostituire quel chip identificativo circondato dalla plastica che tutti noi utilizziamo all'interno degli smartphone?

Prima di tutto, perché ci serve una SIM?

Fin dagli albori, le SIM standard contengono al loro interno informazioni legate al proprietario. Dispongono anche di un lungo codice numerico di 20 cifre chiamato ICCID (da non confondersi con il numero della linea telefonica) che è univoco ed identifica una e una sola SIM nel mondo.

Inoltre, all'interno delle SIM, è presente il codice IMSI, che contiene al proprio interno il numero di telefono, alcune informazioni essenziali e due codici di sicurezza: i famosi PIN e PUK richiesti per lo sblocco del dispositivo all'avvio.

Che cos'è e come funziona una eSIM?

eSIM è l'acronimo di embedded Subscriber Identity Module e la sua presenza nello smartphone (e non solo) è comandata da un componente. Al suo interno ci sono tutte le informazioni necessarie per il corretto funzionamento e va a rendere inutile la presenza di una SIM fisica, di cui ne sostituisce al 100% la sua presenza.

Il primo smartphone ad integrare una eSIM è stato il Google Pixel 2, presentato sul mercato nel 2017, che negli Stati Uniti permetteva di cambiare rapidamente gestore. Come? Semplicemente dal menù delle impostazioni, acquisendo un QR Code.

In poche parole, quando abbiamo bisogno di un nuovo gestore, vogliamo fare il passaggio da uno all'altro o semplicemente cambiare profilo tariffario, basterà avere con noi un QR Code che ne identifica le informazioni che servono per una corretta attivazione. Non dovremo disinserire e inserire alcunché nello smartphone per cambiare operatore, tutto sarà completamente digitale.

Quali sono i vantaggi di una eSIM?

Un vantaggio delle eSIM rispetto alle schede tradizionali è sicuramente la probabilità molto minore di rompersi e danneggiarsi, in quanto non è necessario inserirla o espellerla. Non facendo riferimento ad alcun componente esterno, una eSIM rimane all'interno del dispositivo per tutto il ciclo di vita dell'apparato.

Inoltre la dimensione più piccola del modulo la rende compatibile, ad esempio, con accessori come gli smartwatch, all'interno dei quali lo spazio per l'hardware è davvero ridotto rispetto agli smartphone e una SIM in formato fisico farebbe quindi più fatica a trovare spazio.

Il passaggio alla eSIM presenta un ulteriore vantaggio: non dovremo più recarci necessariamente in un negozio per attivarla la prima volta. Basterà collegarsi al sito dell'operatore, che ci fornirà le informazioni esatte per poter sottoscrivere il nuovo profilo tariffario sulla eSIM. Va da sé quindi che non dovremo nemmeno attendere la spedizione di un prodotto (nel caso lo acquistassimo online) in quanto tutto ciò che serve al funzionamento è disponibile subito.

Quali sono gli svantaggi di una eSIM?

Uno svantaggio delle eSIM è che, almeno per il momento, i QR sono monouso. Questo significa che, dopo la prima attivazione, se si vuole spostare il profilo eSIM tra due smartphone differenti si dovrà ripetere la procedura presso l'operatore di appartenenza, eliminando così il vantaggio esplicato nel paragrafo precedente.

Un altro svantaggio è che se lo smartphone si dovesse rompere o la sua batteria esaurirsi, non sarà possibile spostare le informazioni collegate alla linea telefonica come si fa con una SIM classica, che si può in quasi tutte le circostanze estrarre e spostare a piacimento.

A che punto siamo in Italia?

È chiaro che la eSIM sia il futuro delle schede telefoniche, ma per ora il progetto stenta a decollare. Oltre ai problemi di compatibilità degli smartphone, in particolare nella fascia medio-bassa, spetta agli operatori telefonici il compito di implementare e spingere questa tecnologia nei loro sistemi e network.

eSIM come clone della SIM principale

Sono solamente due gli operatori sul territorio italiano che consentono di sdoppiare il proprio numero di telefono su una SIM principale riservata allo smartphone e su una eSIM secondaria: TIM e Vodafone.

L'opzione, che con poca fantasia viene chiamata One Number da entrambi gli operatori, permette di utilizzare un wearable dotato di scheda eSIM per chiamate e collegamento in rete senza la necessità di uno smartphone collegato via Bluetooth.

One Number di Vodafone, lanciata nel 2018 e compatibile con gli Apple Watch dalla quarta generazione in poi, ha al momento della stesura di questo articolo un costo di 5 euro al mese. Tim permette lo sdoppiamento del proprio numero per l'utilizzo su un Apple Watch o di un Galaxy Watch 4 sin da metà dicembre 2021, il costo è sempre di 5 euro al mese.

eSIM in sostituzione della SIM principale

Se invece la vostra intenzione è quella di abbandonare definitivamente il vecchio supporto fisico ed utilizzare solamente una eSIM sul vostro smartphone, è abbastanza probabile che il vostro operatore di rete disponga di tale opzione.

TIM chiede il pagamento una tantum di 10 euro per l'attivazione di una eSIM con nuovo numero, mentre il costo si alza a 15 euro per trasformare una SIM fisica in una digitale mantenendo il proprio piano.

Vodafone permette a chi attiva un nuovo numero di richiedere una eSIM al costo di un singolo euro, mentre ai già clienti lo spostamento su eSIM costa 10 euro, stesso costo che il cliente affronterà per la sostituzione della scheda in caso di smarrimento, furto o rottura dello smartphone.

WindTre ha attivato le proprie eSIM nel marzo del 2021 con prezzi simili a quelli di TIM: 10 euro per un nuovo numero e 15 euro per un numero esistente.

TIM permette lo spostamento del proprio numero utilizzando più volte lo stesso codice QR generato all'attivazione della eSIM, mentre con WindTre il codice QR è "usa e getta". Sarà necessario recarsi nuovamente in negozio per generare un nuovo codice in caso di necessità, nonostante l'operazione sia comunque gratuita.

Diversa la procedura con Very Mobile, operatore virtuale di WindTre. l'MVNO permette la creazione della eSIM o il trasferimento della stessa in modo del tutto digitale. Il QR code si può richiedere sul sito web dell'operatore e viene inviato via mail gratuitamente fino a tre volte, mentre le richieste successive hanno un costo di 10 euro.

Ultimo degli operatori che al momento permette l'attivazione di una eSIM è Spusu: al prezzo di 9,90 euro è possibile attivare un nuovo numero o trasferire su eSIM un numero esistente. Il vantaggio rispetto ad altri operatori è che il QR code della eSIM si può utilizzare quante volte si vuole per spostare il numero da uno smartphone a un altro, anche se Spusu non permette lo sdoppiamento della eSIM per l'utilizzo su tablet o wearable.

Grande assente Iliad, il quale aveva promesso nel marzo 2021 che il servizio sarebbe arrivato più in fretta possibile. Probabilmente a causa della concentrazione sul lancio della nuova offerta di connettività su fibra ottica, ad oggi non è ancora possibile richiedere una eSIM per gli utenti dell'operatore francese. Molto strana l'impossibilità di utilizzare una eSIM con ho. Mobile, operatore virtuale di Vodafone.