Oppo Find X5 Pro è "immortale": sopravvive a 28 mila cadute e una settimana a -40°C

Oppo Find X5 Pro resiste ai test più estremi realizzati nei laboratori dell'azienda: le prove in un reportage pubblicato su Oppo.com.

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a cura di Rossella Pastore

È altissimo il livello di precisione che caratterizza il processo produttivo di Oppo Find X5 Pro, uno dei top di gamma del momento dal costo decisamente elevato (si parla di oltre mille euro). Un costo giustificato, se si pensa che sono più di 300 i test a cui lo smartphone viene sottoposto per far sì che ciascuna unità rispetti determinati standard qualitativi.

Assemblaggio della scheda madre

A prova di ciò, Oppo ha pubblicato un vero e proprio reportage ricco di dettagli sulle centinaia di processi che accompagnano la costruzione di Oppo Find X5 Pro, a cominciare dall'assemblaggio del PCB, il circuito stampato del device che l'azienda paragona a un "cervello umano". Così come il cervello è pieno di pieghe, la scheda madre dell'Oppo Find X5 Pro somiglia a un "labirinto ultra sottile di percorsi metallici in miniatura".

Le piste di questo labirinto vengono impresse da decine di stampanti robotizzate in grado di produrre fino a 10 milioni di schede al mese. Le macchine saldano i vari componenti sulla scheda madre a una velocità supersonica, tale da permettere l'installazione di più di 400 mila componenti all'ora. Il più piccolo di essi misura solo 0,4 mm per 0,2 mm: verificare la presenza di errori sarebbe impossibile, se non fosse per la speciale telecamera Auto Optical Inspector programmata per rilevare qualsiasi leggera deviazione dal progetto originale. Anche la qualità della saldatura viene esaminata periodicamente (ogni due ore) attraverso un test ai raggi X.

I test sulle fotocamere

Oppo Find X5 Pro, si sa, punta tutto sulla fotocamera, in particolare sull'obiettivo principale dotato di stabilizzazione ottica a 5 assi. I test sull'obiettivo OIS vengono eseguiti facendo oscillare ciascuna unità avanti e indietro di 3 gradi per sei volte al secondo: se l'immagine finale appare nitida, il test si considera superato.

Resistenza estrema

Ma le prove più intensive si svolgono presso il QE Reliability Lab di Oppo, dove alcuni smartphone vengono sottoposti a una sorta di "tortura" che consiste nel comprimere il duro trattamento di anni e anni di utilizzo in un lasso di tempo molto più breve.

Lo scopo di questi test è assicurarsi che gli smartphone siano in grado di gestire le sollecitazioni che subiscono nel mondo reale, incluse le cadute accidentali, l'esposizione ad alte/basse temperature e il contatto con l'acqua.

In primis, Oppo Find X5 Pro viene sottoposto a diversi drop test che simulano 28 mila cadute da 10 centimetri (le più comuni e apparentemente "innocue", ma che a lungo andare potrebbero indebolire la struttura del telefono) e 300 da 1 metro. Inoltre, Oppo Find X5 Pro viene tenuto non meno di una settimana in ambienti sia caldi (75° C) che gelati (-40° C) e successivamente testato per verificare che non vi siano danni o segni di corrosione.

L'ultima prova, come anticipato, ha a che fare con l'impermeabilità, e consiste nell'immersione del telefono in acqua a una profondità di 1,5 m per 30 minuti. Passati i 30 minuti, il dispositivo viene ripescato e smontato per accertarsi che al suo interno non siano penetrati liquidi.

Simulazione dell'utilizzo quotidiano

Anche gli scenari di utilizzo più comuni vengono simulati per assicurarsi che tutto funzioni a dovere. A questo proposito, l'OTA Lab di Oppo utilizza generatori di segnali per testare l'efficacia delle antenne mentre il telefono viene tenuto in verticale e in orizzontale, ad esempio durante il gioco o la visione di video.

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