Paziente di Bari operato in remoto da Torino usando il 5G

Il Policlinico di Bari ha fatto un significativo passo avanti nella chirurgia moderna con il primo intervento in remoto utilizzando il 5G.

Avatar di Luca Zaninello

a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Il Policlinico di Bari ha fatto un significativo passo avanti nella chirurgia moderna con il primo intervento chirurgico in remoto utilizzando la tecnologia 5G. L'operazione, eseguita dal Prof. Gianni Alessio, è stata un successo senza precedenti, dimostrando il potenziale rivoluzionario della telechirurgia.

Il paziente, un uomo di 53 anni affetto da distrofia epiteliale di Cogan, una patologia oculare dolorosa che compromette gravemente la vista, è stato il primo beneficiario di questo innovativo approccio. La distrofia epiteliale di Cogan è caratterizzata da lesioni sulla cornea, che possono essere trattate con un intervento al laser.

Ciò che rende questo intervento eccezionale è il fatto che il Prof. Gianni Alessio ha operato da remoto, dalla sua stanza, utilizzando la piattaforma 4D Suite di iVis Technologies. Il laser, un iRes 2KHz, è stato guidato in tempo reale con visualizzazione 3D dalla iVis Remote Control Station. Nel frattempo, il paziente era presente in sala operatoria, assistito da un equipe chirurgica di controllo.

Un elemento cruciale che ha reso possibile questa procedura è stata la connessione 5G fornita da TIM, che ha garantito una latenza di trasmissione dati inferiore a 50 millisecondi tra la stazione di controllo remoto di iVis e il laser iRes 2KHz. Questa infrastruttura 5G è stata implementata attraverso due moduli radio 5G installati nella sala del Prof. Alessio e nella sala operatoria del reparto di oculistica, collegati direttamente alla Core Network di TIM tramite un accesso in fibra ottica a 10Gbps.

Il successo di questo intervento è stato reso possibile grazie al progetto Horus di iVis Technologies, che ha sviluppato la piattaforma 4D Suite per il controllo remoto di procedure oftalmiche. Inoltre, i dati sanitari del paziente e i dettagli dell'intervento sono stati gestiti e registrati in modo inalterabile utilizzando la tecnologia blockchain, un sistema messo a punto dal Prof. Michele Ruta del dipartimento di ingegneria elettrica e dell'informazione del Politecnico di Bari.

Il Prof. Giovanni Alessio, direttore del dipartimento di oculistica del Policlinico di Bari, ha spiegato l'importanza di questa procedura:

"Effettuare l’intervento con un controllo a distanza, tramite processi totalmente automatizzati, apre al chirurgo oculista nuove frontiere consentendogli di operare complesse patologie corneali da remoto, in totale sicurezza, ovunque sia localizzata la sala operatoria".

Il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, ha enfatizzato l'importanza di questa collaborazione tra pubblico e privato e ha sottolineato che "abbiamo fatto toccare con mano il massimo che la tecnologia disponibile possa offrire".

Sabina Strazzullo, Head of National & Local Institutional Affairs di TIM, ha dichiarato:

"Il Gruppo TIM è al fianco del mondo della Sanità per accelerare il processo di adozione delle tecnologie digitali e la loro integrazione nel percorso che va dalla prevenzione alla cura delle persone".

Il Prof. Michele Ruta del Politecnico di Bari ha evidenziato l'importanza della tecnologia blockchain nella chirurgia, garantendo la trasparenza e l'affidabilità dei dati. L'assessore alla Sanità della regione Puglia, Rocco Palese, ha sottolineato che questa innovazione apre nuove prospettive per la medicina di precisione, la telemedicina e altre tecnologie sanitarie avanzate, riducendo la necessità di personale altamente specializzato e migliorando l'assistenza in chirurgia.