Play Store italiano dominato dalle app di streaming pirata

La classifica delle applicazioni Android, epurata dai videogiochi, fa emergere una predilezione degli utenti italiani per le applicazioni illecite. In particolare, un quarto delle prime venti posizioni è occupato da applicazioni per lo streaming illegale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google ha creato delle nuove classifiche sul Play Store, che ci permettono quali sono le applicazioni più popolari (gratis o a pagamento) senza videogiochi. È una novità molto importante, perché aiuta tutti quelli utenti alla ricerca di nuove e valide applicazioni, ma che non sono interessati ai giochi. Al momento le classifiche includono anche i giochi, ma la nuove liste forse diventeranno pubbliche nell'immediato futuro. O forse no, visto che fanno emergere un dettaglio che Google potrebbe non voler rendere troppo visibile; almeno per quanto riguarda la classifica italiana che abbiamo visto.  

classifica

La nuova classifica ci ha infatti mostrato le applicazioni a pagamento più diffuse al netto dei videogiochi. Ebbene, salta fuori che ci sono parecchie app il cui scopo è mostrare canali televisivi a pagamento: ci sono sia quelli in chiaro sia quelli in abbonamento (Sky e Mediaset). Tra le prime 20 app cinque sono di questo genere; sembrano tutte più o meno la stessa cosa, ma comunque il 25% è parecchio.  

Queste app promettono quindi di pagare solo una piccola cifra (costano 3,5 euro), per poi godersi contenuti televisivi per i quali bisognerebbe pagare abbonamenti molto più costosi. Forse è superfluo, ma è bene segnalare che si tratta di una cosa completamente illegale – anche per quanto riguarda i programmi in chiaro, la cui trasmissione è comunque regolamentata.

Questa classifica ci dice ancora una volta che Google non opera alcun controllo su ciò che viene pubblicato sul Play Store, a eccezione di qualche verifica sulla sicurezza del codice informatico. Applicazioni come queste vengono quindi pubblicate senza filtro. Se è vero i controlli di Apple sono troppo rigidi e restrittivi, nel mondo Android, pare, il problema è l'esatto opposto.

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La classifica ci dice che hanno anche molto successo. Tantissimi possessori di smartphone Android le comprano volentieri, evidentemente trovando il prezzo vantaggioso rispetto al prodotto. Abbiamo voluto provarne una per vedere che succede.

L'acquisto e il download dell'applicazione procede senza intoppi, come ci si aspettava. L'applicazione non richiede alcun permesso speciale. Al primo avvio viene visualizzata una lunga, lunghissima lista di canali disponibili, ma prima di tutto è bene leggere con attenzione la scheda Istruzioni.

Per far funzionare l'app infatti bisogna anche scaricare l'applicazione XMTV Player, un riproduttore multimediale che servirà per vedere i contenuti. È un'app presente su Google Play, ma l'applicazione di streaming che abbiamo testato fornisce un link al file APK che richiede di abilitare l'installazione da fonti sconosciute.

streaming fail

Come funziona? Beh, nel nostro test, fatto con uno Zenfone 2 Selfie, semplicemente non funziona. Il destino ha voluto che fossimo tra quegli utenti che non hanno avuto fortuna: a quanto pare può capitare, guardando le recensioni, ma tanti altri se ne dicono pienamente soddisfatti. E probabilmente lavorando un po' sulle configurazioni di rete si può ottenere qualcosa di meglio.