Quartier generale Apple: i progetti della nave spaziale

Apple costruirà un nuovo quartier generale moderno, ecocompatibile e simile a un veicolo alieno.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Apple costruirà una nave spaziale, o quasi. Il nuovo quartier generale ne ha infatti tutto l'aspetto, e infatti la stampa in lingua inglese parla ormai abitualmente di "spaceship headquarter", ma si è sentito anche "ciambellone". Un luogo avveniristico che concentra in sé molta qualità architettonica ed ingegneristica, che costerà non meno di 5 miliardi di dollari e che ha recentemente ottenuto il via libero definitivo da parte della municipalità di Cupertino.

Il progetto fu presentato poco più di due anni fa da Steve Jobs, compianto fondatore ed ex AD Apple, ma ci è voluto del tempo per limare tutti i dettagli e convincere i rappresentanti del comune. E comunque rispetto ad altri luoghi del mondo sono stati velocissimi.

L'avveniristica struttura sorgerà al posto del vecchio quartier generale di HP, che sarà presto demolito per far posto a questo enorme disco volante. L'elemento centrale occuperà circa 260.000 metri quadrati, sotto al quale ci sarà spazio per 2.400 posti auto riservati

Non mancheranno palestra, sala convegni, centro di ricerca, e caffetteria aperta su prati bucolici. Apple userà questo posto anche per le presentazioni di nuovi prodotti, per le quali finora si è affidata a luoghi esterni come il Moscone Center. Si potrà raggiungere in auto o con il servizio navetta istituito dalla stessa Apple.

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Tutto sarà progettato per essere il più ecocompatibile possibile: l'edificio punta ad essere energicamente autonomo, e per la maggior parte dell'anno l'aria condizionata dovrebbe essere superflua, grazie a un sistema di ventilazione e raffreddamento di nuova concezione. Apple inoltre ha inserito l'edificio in una grande area verde, come potete vedere nella galleria d'immagini. Per realizzarlo è nato anche un nuovo ruolo, quello "Apples Senior Arborist", ricoperto da David Muffly. Sembra poco, ma il luogo cambierà profondamente: oggi le zone verdi ricoprono solo il 20% del totale, mentre a lavori terminati si arriverà all'80%.

Fantastico, e ovviamente non mancheranno gli alberi di mele, ma il progetto è colpevolmente vago su questo aspetto: non sappiamo se si tratti di renette, golden, gala o altri tipi. Lo scopriremo nel 2016, sempre che i lavori finiscano quando previsto.