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Nella sua fascia di prezzo il Lenovo K5 è un acquisto più che interessante, grazie a un sistema piuttosto fluido e reattivo che lo rende uno smartphone adatto a praticamente tutti i contesti di utilizzi. Non eccelle in nulla ma non ha nemmeno particolari difetti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

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Lenovo ha deciso di lasciare il K5 fermo al palo e lo propone con Android 5.1, una versione ormai datata del sistema operativo. Anche se si tratta di uno smartphone economico ci sembra una scelta un po' deludente, considerato che siamo ormai vicino alla fine del 2016 e l'ultima versione di Android è Nougat, vale a dire quella contrassegnata dal numero 7. Avremmo preferito che il K5 avesse almeno Marshmallow, anche perché è almeno improbabile che riceverà mai una nuova versione di Android.

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Quanto alle peculiarità del software Lenovo, ce ne sono due che saltano all'occhio. La disposizione dei tre tasti principali (e il loro funzionamento), e l'assenza del drawer. Abbiamo infatti back a destra e il multitasking a sinistra, ma la cosa più insolita è che toccando quest'ultimo non si apre la lista delle applicazioni aperte, come ci si aspetterebbe.

Invece si apre la funzione per organizzare l'homepage (widget, sfondi, etc.), mentre per le app aperte bisogna tenerlo premuto. È una cosa a cui si si abitua, ma di sicuro all'inizio fa una strana impressione; se non altro nella schermata del task switcher c'è un pulsante per chiudere tutto.

L'assenza del drawer è invece relativamente più comune, la troviamo anche sui prodotti Huawei, Honor, Xiaomi e altri per esempio. Significa solo che tutte le app installate stanno nell'homepage e che per tenerle in ordine dovremo "accontentarci" delle cartelle. Rende Android un po' più simile ad iOS e alcuni la trovano insopportabile, ma in generale non è un problema.

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Da rilevare che la connessione al PC per il trasferimento dati è difficoltosa, con il Lenovo K5. Abbastanza difficile, in effetti, da affermare che è impossibile per una persona senza le necessarie competenze tecniche. Non sappiamo se sia una scelta deliberata di Lenovo, un bug o un difetto solo del prodotto che abbiamo testato, ma nel 2016 non dovrebbe essere un problema per la maggior parte delle persone. Per trasferire fotografie, musica o altro i servizi cloud sono più che adeguati.

Le app preinstallate sono più di 20 ma si tratta di strumenti di utilità che non danno fastidio. Alcune si possono disinstallare, come l'app di navigazione, mentre altre sono vincolate al sistema operativo - è sempre possibile inserirle in una cartella e dimenticarsene. Da questo punto di vista si può dire che Lenovo ha avuto la mano leggera, anche perché l'unica applicazione promozionale è McAfee Security (disinstallabile).

Esteticamente, c'è qualche ritocco all'aspetto delle icone, in particolare nella smussatura degli angoli. Lenovo ha poi inserito la possibilità di regolare la calibrazione dello schermo a piacere, una funzione personalizzata per il controllo dei permessi che ricalca quella di Marshmallow. Per il resto l'esperienza d'uso di Android è quella standard.