Com'è fatta la Xiaomi Mi Band 1S Pulse
Il prodotto di Xiaomi arriva in una piccola scatola di cartone che, una volta aperta, rivela il braccialetto in gomma, nella cui parte superiore c'è uno spazio inserire il corpo della Mi Band 1S Pulse, un'unità allungata e arrotondata ai lati che misura 37 mm di lunghezza, 9,9 mm di altezza e 13,6 mm di larghezza. Su un lato potete vedere i due contatti per la ricarica - quest'ultima avviene tramite un cavo USB presente nella confezione da collegare al PC.

Una volta inserito il corpo nel bracciale, non sarà semplice rimuoverlo, quindi non temete che fuoriesca senza che ve ne accorgiate. Per quanto riguarda l'ergonomia, abbiamo avuto qualche difficoltà nel riallacciare il braccialetto, ma alla fine siamo riusciti a risolvere anche questo problema. A volte però quando si è di fretta non è un'operazione facilissima. Insomma, il cinturino non è dei migliori, ma cosa aspettarsi da un prodotto pagato così poco?

Arrivando al sensore vero e proprio, è certificato IP67, ossia può sopportare la polvere e funziona anche se immerso temporaneamente (fino a 1 metro). L'abbiamo usato senza problemi per correre - quindi abbiamo sudato - e per tutto il resto della nostra giornata, togliendolo solo in caso di sessioni di pesistica in palestra - per evitare che contasse come passi i movimenti estesi delle braccia. Dopo circa un mese d'uso non abbiamo notato alcun problema.

La batteria da 45 mAh interna è leggermente più grande rispetto ai 41 mAh della precedente Mi Band. Possiamo ritenerci più che soddisfatti: non l'abbiamo completamente caricato e a distanza di 17 giorni abbiamo ancora un'autonoma del 13%, il che significa che la Xiaomi Mi Band 1S Pulse richiede una ricarica al mese, circa. Il tempo di ricarica è davvero rapido, non dovrete attendere più di 20 minuti circa.
Questo se non si attiva la voce "Heart rata sleep assistant" dall'applicazione, dall'interno della scheda Profile e cliccando sulla voce relativa al dispositivo. In questo caso potrebbe consumare di più, ma comunque siamo abbastanza certi che non avrete problemi per almeno due settimane.
La 1S Pulse si distingue dalla precedente soluzione per un sensore ottico di frequenza cardiaca. La tecnologia alla base della rilevazione è denominata fotopletismografia (PPG) e sfrutta per la misurazione da parte di sensori fotoelettrici. Non mancano poi un contapassi e la connettività Bluetooth 4.0 per l'accoppiamento allo smartphone. Un'altra differenza con la prima Mi Band è data dai tre LED frontali, non più RGB ma bianchi, forse per consumare meno energia.