Samsung al contrattacco: perché ora
In molti si staranno chiedendo come mai Samsung non abbia contrattaccato subito Apple: la spiegazione si legge nelle parole dell'amministratore delegato di Samsung, che recentemente ha esternato la sua insoddisfazione per la situazione che si è venuta a creare, considerato che "Apple è il più grande cliente di Samsung e ormai ha preso il posto di aziende in precedenza privilegiate come HP, Nokia e Sony".
L'azienda coreana avrebbe preferito evitare di scendere in campo apertamente contro Apple per tutelare i suoi affari, ma ormai è chiaro che la situazione è irrecuperabile sia perché Cupertino ha tirato troppo la corda, sia perché ormai è di pubblico dominio che Apple dovrebbe servirsi di TSMC per la produzione dei suoi prossimi processori, e non più da Samsung.
Le cause legali in corso fra Apple e Samsung sono ormai 23 in vari Paesi del mondo
Al momento le cause in corso fra Apple e Samsung sono arrivate a quota 23, considerando anche quella statunitense (Kubrick ha inventato il tablet, altro che Steve Jobs!) e quella giapponese, dove è stato chiesto blocco della distribuzione e della vendita di diversi prodotti Samsung - Galaxy S, S II e Tab 7 - e un risarcimento di 100 milioni di yen (1,3 milioni di dollari).
Non mancano, infine, altri due filoni europei: Samsung ha depositato una denuncia contro Apple in Francia, mentre la casa di Cupertino ha fatto altrettanto nel Regno Unito, dove Samsung aveva già avviato una causa. Al momento per quest'ultima mancano dettagli, non sono infatti chiare la quantità e il merito dei brevetti di cui viene rivendicata la proprietà .