Skype gioca alla roulette con le TLC russe

Skype rischia grosso in Russia, dove le grandi TLC lo vogliono far fuori per una questione di soldi.

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a cura di Manolo De Agostini

Skype e altri programmi VoIP sono un pericolo per la sicurezza nazionale e i business russi.

La più potente lobby russa industriale (Russian Union of Industrialists and Entrepreneurs) sta lavorando, insieme al Primo Ministro Vladimir Putin, per creare delle misure di sicurezza legali contro i servizi di telefonia via Internet.

In una recente riunione, dirigenti del reparto delle telecomunicazioni hanno dipinto i software VoIP come "entità straniere che il governo dovrebbe controllare". Tra gli aspetti citati, c'è il mancato controllo su questi servizi da parte della polizia nazionale, in quanto le conversazioni non possono essere spiate.

"Senza restrizioni governative, la telefonia IP pone preoccupazioni sulla sicurezza. La maggior parte degli operatori dei servizi che stanno lavorando in Russia, come Skype e ICQ, sono stranieri. Ciò che proponiamo è necessario per proteggere le aziende di questo settore".

"Chiediamo alle autorità di fermare i servizi VoIP perché causano una probabile e incontrollata falla nei profitti dei principali operatori di telecomunicazioni", ha affermato Vitaly Kotov, vicepresidente di TTK, unità della statale Russian Railways, impegnata nel settore delle telecomunicazioni.

L'obiettivo è quindi quello di fermare le aziende straniere, con motivazioni più o meno futili, per salvaguardare i profitti delle grandi aziende TLC russe. La lobby, infatti, riconosce che entro il 2012 oltre il 40% delle chiamate sarà Voice over IP e propone che le aziende TLC russe realizzino servizi VoIP, ovviamente più "sicuri", "controllabili" e profittevoli.