Spotify riuscirà a suggerire la musica in base agli stati d'animo?

Il colosso dello streaming musicale ha ottenuto l'approvazione di un nuovo brevetto relativo ad una tecnologia in grado di riconoscere sensazioni, stati emotivi e caratteristiche dell'utente per proporgli dei brani adatti al momento.

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a cura di Raffaele Casola

Spotify è uno dei servizi più utilizzati al mondo per lo streaming della musica ed in queste ore è tornata al centro dell'attenzione mediatica dopo la pubblicazione di un nuovo brevetto relativo ad una tecnologia, potremmo dire, quasi rivoluzionaria.

Nello specifico, si tratterebbe della possibilità di riconoscere uno stato emotivo, il genere, l'età e l'accento di una persona ed in base a ciò proporle una lista di brani ad hoc, vicini alle caratteristiche dell'utente in questione.

La richiesta relativa a questo brevetto, seppur resa pubblica ora, in realtà risale al 2018 ma la concessione è stata confermata solo lo scorso 12 gennaio. Andando ad analizzare il fatto più nello specifico, viene descritto il modo in cui questa particolare tecnologia agisce per riconoscere le emozioni dell'utente e suggerirgli di conseguenza determinati brani che possano rispecchiare l'umore o l'ambiente di quel momento.

Vengono fatti anche alcuni esempi pratici, tra cui la la capacità di comprendere se l'utente è solo oppure si trova in mezzo ad un cerchio ristretto di persone o se, ad esempio, sta partecipando ad una festa. Si tratta di un tentativo ulteriore da parte della società con origini svedesi di allargare gli orizzonti legati allo sviluppo di nuove tecnologie in grado di migliorare l'esperienza d'utilizzo della piattaforma da parte dei propri consumatori e coinvolgerli sempre più frequentemente.

Questi nuovi sviluppi potrebbe fornire sicuramente un grande aiuto nel trovare risposte concrete alle esigenze degli utenti e ad ampliare l'interesse di sempre più persone verso questo tipo di servizi. La tecnologia indicata nel brevetto avrebbe il compito di individuare l'intonazione della voce della persona e capire se possa essere stressata, anche in base al ritmo delle parole, restituendo così il risultato completo del suo stato d'animo.

Non per forza verranno sempre utilizzate informazioni come il genere, l'età o l'accento, informazioni che potrebbero essere sostituite da altre in base al caso. In aggiunta a ciò verranno inseriti altri elementi come lo storico delle riproduzioni avviate dal soggetto ed i gusti indicati dai suoi amici.

Sempre in un'ottica di miglioramento del servizio offerto, Spotify sta portando avanti anche altri progetti come quello relativo alla possibilità di inserire la funzione karaoke o di poter creare una playlist ad hoc per coloro che utilizzano il servizio di streaming musicale mentre si allenano, basandola proprio sul ritmo della loro attività, che sia una corsa, una passeggiata oppure degli esercizi svolti in palestra.

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