Stop alla rete in rame per Tim: addio a decine di centrali

Il piano prevede la completa transizione entro il 2028 con lo spegnimento di 6.700 hub, oltre il 60% del totale attualmente in mano a TIM.

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a cura di Andrea Maiellano

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A partire da domani, Tim inizierà la fase di eliminazione delle prime 62 centrali basate esclusivamente su tecnologia in rame. Questo segna l'inizio del piano di switch-off che prevede la graduale dismissione di oltre 6.700 centrali, su un totale di circa 10.500 in possesso all'azienda, entro il 2028.

L'obiettivo dichiarato è quello di promuovere l'uso delle nuove tecnologie in fibra ottica e di accelerare il processo di digitalizzazione in Italia.

Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di Tim, ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea l'importanza di questa fase di trasformazione.

La transizione dai servizi su rete in rame a quelli su rete di nuova generazione mira a innescare un cambiamento significativo. La maggior parte delle centrali interessate si trova in aree periferiche o in comuni di piccole dimensioni. Tim sta lavorando intensamente per poter smantellare un numero sostanziale di centrali già nei prossimi due anni.

Il primo intervento interesserà 62 centrali dislocate in 54 comuni distribuiti in 11 regioni italiane: Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Gli utenti connessi tramite queste centrali verranno trasferiti sulla rete di nuova generazione di Tim, che è già operativa, totalmente o parzialmente, in fibra ottica.

Il passaggio alle connessioni a banda ultralarga, garantirà un netto miglioramento sia in termini di prestazioni che di qualità del servizio. Un vantaggio notevole si rileverà anche sotto il profilo ambientale: si prevede che la dismissione delle centrali in rame porterà a una riduzione del consumo energetico di circa 450 mila MWh e a una diminuzione delle emissioni di CO2 di 209.600.000 kg, equivalenti all'assorbimento di CO2 di 16.108.000 alberi.

I piani di aggiornamento tecnologico di Tim hanno ricevuto il benestare dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), che ha approvato questi interventi come parte di un più vasto piano di rinnovamento tecnologico.

Negli scorsi mesi, Tim ha informato tutte le amministrazioni comunali interessate e ha organizzato incontri per approfondire i dettagli dell'operazione.

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