Android riuscì dove Palm aveva fallito
Nel 2009 fu presentato anche un altro nuovo smartphone, il Palm Pre. Sotto la direzione dall'ex dirigente Apple Jon Rubenstein, il Pre cercava di puntare su cose che Apple non aveva: usava Webkit per la sua interfaccia, e aveva una tastiera fisica.
Roger McNamee, uno dei principali finanziatori di Palm all'epoca tramite Elevation Partners, alzò l'asticella delle aspettative:
"Ecco la cosa fantastica: il 29 giugno 2009 è il secondo anniversario dalla consegna del primo iPhone. Nessuno delle persone che l'ha preso userà ancora un iPhone, un mese dopo".
E:
"Il nostro prodotto sarà fantastico per il Web, se volete andare online sarà un milione di volte più veloce. Anzi, non un milione, molte volte più veloce e questo significherà molto per la maggior parte delle persone".
Steve Ballmer, all'epoca AD di Microsoft, cercò di dipingere il miglior quadro possibile per Windows Mobile:
"La verità è che tutti gli osservatori del mercato sono con Apple e in misura minore con Blackberry. E tuttavia la vera leva di mercato con gli operatori e con i produttori di smartphone sembra essere su Windows Mobile e Android".
E ancora:
"Windows Mobile 6.5 supporta i touchscreen. Il modo in cui lo fa Apple aumenta il costo. Su iPhone non lo fanno con un componente economico. Noi lo facciamo in modo tale che sia accessibile sulla maggior parte dei telefoni".
E, naturalmente:
"Ammettiamolo, Internet è stata progettata per il PC. Internet non è progettata per l'iPhone. È per questo che ci sono 75.000 applicazioni - stanno cercando di rendere Internet decente sull'iPhone".
Mike Lazardis, all'epoca amministratore delegato di RIM (Blackberry) ammise che il Blackbery Storm non era riuscito a convincere gli utenti Verizon, ma usò il fatto come spunto per rilanciare sul tema della tastiera fisica:
"I sondaggi mostrano che molti clienti che hanno comprato un dispositivo con touchscreen negli ultimi due anni ora ne vogliono uno con una tastiera QWERTY. Alla fine si sono accorti che il touchscreen da solo non basta, ed è questo che conta".
"È il nostro primo prodotto touch, e sapete che nessuno ha un risultato perfetto al primo colpo. Ci sono altre aziende che hanno questi problemi con le loro prime versioni".
Eric Schmidt, di Google, nel frattempo doveva dare le dimissioni dal consiglio di amministrazione di Apple. Dai comunicati dell'azienda dell'epoca:
"Eric è stato un membro del consiglio eccellente per Apple, e ha dedicato il suo prezioso tempo, talento, passione e saggezza per aiutare Apple a trovare il successo. Sfortunatamente Google si addentra sempre di più nel settore principale di Apple, con Android e ora con Chrome OS, e il valore di Eric come consigliere sarà fortemente ridimensionato, perché dovrà allontanarsi da ancora più incontri per via di un potenziale conflitto di interessi. Abbiamo quindi deciso, di comune accordo, che è il momento giusto per le dimissioni di Eric dalla sua posizione nel consiglio di Apple".
Dietro le quinte, Jobs era molto meno cordiale:
"Noi non siamo entrati nel mercato della ricerca, disse Jobs. Loro sono entrati nel settore dei telefoni. Potete star certi che vogliono uccidere l'iPhone. Noi non glielo permetteremo. (Alcuni cercavano di fare domande a Jobs su altri temi, ma non c'era modo di far cambiare argomento a Steve Jobs). Voglio tornare su quella prima domanda e dire un'altra cosa. Questo mantra del don't be evil è una stronzata".
Verizon, grande operatore USA che ancora non aveva l'iPhone, aveva accusato il fallimento del Blackberry Storm, e scartò il Palm Pre per puntare tutto su Android. Lanciarono il Motorola Droid con una licenza di Lucasfilm, e con esso cominciarono a riscuotere successo con i prodotti Android.
Tre anni dopo il primo iPhone
Entro il giugno 2010 l'iPhone 3G era un ricordo, e l'iPhone 3GS aveva venduto più di tutti e due i modelli precedenti messi insieme. Inoltre si era aggiunto un altro prodotto iOS, l'iPad. C'era ancora molto da innovare nell'hardware, però, e lo avremmo visto molto prima di quanto avrebbe voluto Apple …