Tassa sugli abbonamenti dei cellulari: illegale!

Il recepimento dei principi comunitari sulla liberalizzazione delle TLC ha reso illegale aa Tassa di Concessione Governativa applicata agli abbonamenti mobili. Sta per partire la class action contro l'Agenzia delle Entrate.

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a cura di Dario D'Elia

La Tassa di Concessione Governativa (TCG) che pagano tutti gli italiani che hanno un abbonamento di telefonia mobile è in chiara violazione del nuovo Codice delle comunicazioni elettroniche con decreto legislativo n. 259 del 2003. Lo sostengono i legali del Consorzio degli Enti Locali della Valle d'Aosta (CELVA), che si sono fatti promotori di una class action nei confronti dell'Agenzia delle Entrate. L'obiettivo è quello di ottenere un rimborso di circa 700mila euro.

Corte di Giustizia UE

"L'iniziativa, se andasse a buon fine, avrebbe rilevanza giuridica e mediatica a livello nazionale e darebbe l'avvio ad azioni simili su tutto il territorio nazionale", sostiene Elso Gerandin, presidente CELVA. Secondo un'analisi di Adiconsum Verona, il recepimento dei principi comunitari sulla liberalizzazione delle TLC disciplinato dal decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259 (Codice delle comunicazioni elettroniche) ha portato all'abrogazione dell'articolo 318 del D.P.R. 29 marzo 1973. Quest'ultimo consentiva di tassare l'impiego di apparecchiature terminali per il servizio radiomobile pubblico terrestre di telecomunicazione.

Da quando è avvenuta l'abrogazione alcuni Comuni ed enti locali sono riusciti ad ottenere i relativi rimborsi presso le Commissioni tributarie. A questo punto se si dovesse ottenere una definitiva conferma "la tassa sugli abbonamenti al servizio di telefonia mobile dovrebbe ritenersi non applicabile anche nei confronti dei consumatori".

"Tuttavia, non mancano pronunciamenti di Commissioni che esprimono orientamenti contrari. Anche la Corte di Giustizia europea è stata chiamata in causa per dirimere la questione. La Tassa di Concessione Governativa determina un incremento dei costi in capo agli utilizzatori del servizio di telefonia mobile che sottoscrivono contratti di abbonamento. Pertanto, la Corte di Giustizia europea dovrà decidere se la TCG danneggi o meno i consumatori nazionali e la formazione di un mercato concorrenziale", sottolineano i colleghi di SOS Tariffe.

"Ai giudici europei si chiede anche di valutare se la disciplina italiana sia compatibile con i principi contenuti nella Direttiva 2002/21/CE, dal momento che la TCG è dovuta solo dai soggetti titolari di un contratto di abbonamento e non anche da quelli che utilizzano carte ricaricabili".