Trump minaccia nuove tasse per le società che non producono in USA

Il Presidente Donald Trump, ha minacciato di imporre nuove tasse alle società americane che producono beni al di fuori degli Stati Uniti.

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a cura di Lucia Massaro

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato di imporre nuove tasse alle società americane che producono beni al di fuori del Paese a stelle e strisce. Una mossa che si inserisce nella guerra commerciale contro la Cina. L’obiettivo dunque è quello di ridurre la propria dipendenza dal Paese del Dragone, dove le grandi società statunitensi hanno negli anni spostato la loro produzione grazie a un costo inferiore della forza lavoro.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Fox Business Network, il presidente americano ha dichiarato che la tassazione sarebbe un incentivo per riportare la produzione negli Stati Uniti. “Se volessimo creare il nostro confine, come fanno altri paesi, Apple costruirebbe il 100% dei propri prodotti negli Stati Uniti. Funzionerebbe così”, ha affermato Trump. Insomma, non si tratterebbe di un incentivo per chi riporta la produzione in USA, ma di una sorta di punizione per chi la lascia all’estero.

Ad ogni modo, sembra che la minaccia non sia rivolta solamente a chi ha stabilimenti di produzione in Cina ma a qualsiasi compagnia li abbia al di fuori degli Stati Uniti.

Sarebbe solo l’ultimo degli attacchi dell’amministrazione Trump da quando è iniziata questa guerra commerciale con la Cina. L’arma principalmente utilizzata dalle due potenze mondiali è stata l’aumento dei dazi sulle merci importate. Le grandi aziende tecnologiche americane– come Apple e Microsoft – hanno sempre sottolineato al governo Trump che l’aumento delle tariffe potrebbe metterle in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti cinesi.

Una preoccupazione che trova conferma nelle recenti indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi. Alcune fonti, infatti, sostengono che gli Stati Uniti sarebbero rimasti indietro nello sviluppo degli standard 5G in quanto ai tavoli internazionali siede anche Huawei, il cui divieto imposto da Trump è stato esteso fino a maggio 2021. Staremo a vedere come si evolverà la vicenda.

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