Ubuntu Edge non si farà, ma è una vittoria su tutta la linea

Ubuntu Edge, lo smartphone di Canonical finanziato dagli utenti, non si farà. Le donazioni non hanno raggiunto i 32 milioni necessari all'avvio della produzione.

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a cura di Manolo De Agostini

La campagna di finanziamento indetta da Canonical per ottenere i fondi utili a realizzare Ubuntu Edge si è conclusa ben lontana dall'obiettivo dei 32 milioni di dollari. L'azienda ha racimolato quasi 12,9 milioni di dollari, tanti ma non abbastanza. Nessuna sorpresa, come scrivevamo qualche settimana fa.

Bisogna quindi dire addio al sogno chiamato Ubuntu Edge? Sì, lanciarsi nell'impresa ne è valsa la pena. Con un post sulla pagina di Indiegogo dedicata al progetto, Mark Shuttleworth ci fa sapere circa 20.000 persone hanno donato di diverse centinaia di dollari per accaparrarsi il telefono, e sono state diverse le piccole imprese a contribuire con 7000 dollari. Entro 5 giorni lavorativi Paypal restituirà i soldi ai donatori che tuttavia speravano di non rimane a bocca asciutta.

Insomma, non si può negare che ci sia stato interesse verso il progetto, tanto da far dire al boss di Canonical che "il grande vincitore di questa è campagna è Ubuntu. Volevamo davvero realizzare l'Edge per mostrare Ubuntu sugli smartphone, ma il sostegno e l'attenzione ricevuta rappresenterà una spinta enorme quando gli altri telefoni Ubuntu inizieranno ad arrivare nel 2014".

Canonical fa sapere che il supporto degli utenti e il battage mediatico hanno avuto un ruolo importante nelle trattative tra l'azienda, i produttori e gli operatori di telefonia. Insomma, aver mancato l'obiettivo non è stato un male, anzi. E chissà, forse è proprio questo che voleva Shuttleworth fin dall'inizio: spingere il marchio Ubuntu, fare clamore. E se poi il progetto su Indiegogo da finanziare con una cifra astronomica, non avesse raccolto i soldi sperati, pazienza. Altro che fallimento, forse ci troviamo di fronte a una vittoria su tutta la linea.