Windows Phone 7: schede MicroSD sì, ma anche no

Alcuni smartphone Windows Phone 7 permettono di usare una scheda MicroSD per espandere la memoria. Il telefono la usa all'unisono con la memoria interna. Rimuoverla è un problema, e non serve per spostare file velocemente al PC.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Paul Thurrott, giornalista vicino al mondo Microsoft, ha fatto un po' di chiarezza sulla "questione scheda MicroSD" di Windows Phone 7. Fino ad ora infatti non è stato facile capire esattamente come stanno le cose: da una parte sembra che il sistema operativo possa sfruttare le schede di memoria esterna, ma dall'altra l'azienda chiede ai produttori di creare telefoni privi dello slot esterno.

Schede di memoria, anche per WP7

La verità sta nel mezzo, e Microsoft forse non ha dato la giusta luce a questo aspetto, seppure esista una pagina specifica. Gli smartphone WP7 non avranno uno slot esterno per scheda SD, ma alcuni ne avranno uno interno, sotto alla batteria.

L'installazione di una scheda aggiuntiva può portare la memoria totale a 40 GB (8 interni più 32 GB su scheda), ma con il solo scopo di aumentare la memoria del telefono. Il sistema operativo "assorbe" la memoria aggiuntiva e la aggiunge a quella interna, gestendola come se fosse una cosa unica.

Chi aggiunge una scheda MicroSD quindi avrà a disposizione più spazio per applicazioni e contenuti multimediali. Estrarre la scheda SD tuttavia potrebbe portare a malfunzionamenti, perché non c'è modo di decidere dove installare un'applicazione o salvare un video. Similmente, l'inserimento della scheda SD in un PC non ne permette la lettura.

Possiamo quindi dire che WP7 quindi è compatibile parzialmente con le schede MicroSD. Si possono usare per espandere la capacità dello smartphone, ma non come strumento per il trasferimento o il trasporto dati.  Una compatibilità "a metà" che potrà soddisfare alcuni utenti e lasciare altri con l'amaro in bocca.

Difficile capire perché Microsoft abbia deciso di seguire questa politica, di fatto impedendo di trasferire facilmente file multimediali da e verso lo smartphone, e obbligando gli utenti a usare il software specifico. Probabilmente la casa di Redmond vuole proteggere l'ecosistema delle "app" dalla pirateria.

Da una parte questa scelta rende la vita più facile agli utenti meno esperti, che troveranno in una sola finestra tutto ciò di cui hanno bisogno. Dall'altra però chi è abituato a un approccio "vecchio stile" faticherà ad accettare la situazione.

Con queste scelte Microsoft offre un altro argomento a chi dice che "Android sarà il Windows degli smartphone". Cosa ne pensate?