Il mondo degli smartphone Android ha le sue regole non scritte, e una di queste riguarda il momento in cui i produttori decidono di interrompere il supporto software ai loro dispositivi più datati. Xiaomi ha appena confermato che nove dei suoi modelli hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita, il che significa che non riceveranno più aggiornamenti di sicurezza né correzioni di bug a partire da questo mese. La decisione tocca una gamma diversificata di dispositivi, dai telefoni economici ai flagship del 2021, lasciando molti utenti di fronte alla necessità di valutare un possibile cambio di dispositivo.
I flagship del 2021 salutano dopo una carriera rispettabile
Tra i modelli che concludono il loro percorso di supporto spiccano due smartphone che hanno rappresentato il top di gamma Xiaomi di qualche anno fa: Xiaomi 11T e Xiaomi 11T Pro. Questi dispositivi possono vantare un curriculum di aggiornamenti decisamente rispettabile, avendo ricevuto patch mensili regolari, nuove funzionalità e la transizione da MIUI a HyperOS. Il loro ultimo sistema operativo sarà HyperOS 1 basato su Android 14, un risultato che molti altri produttori difficilmente garantiscono per periodi così lunghi.
La strategia di Xiaomi nel settore flagship ha sempre puntato su hardware competitivo a prezzi aggressivi, ma il supporto software rappresenta spesso l'anello debole della catena. Una volta che un dispositivo raggiunge lo status di fine vita, si cristallizza nella sua versione finale, senza possibilità di ricevere correzioni per eventuali vulnerabilità di sicurezza scoperte successivamente.
La fascia media non è immune dal taglio
Anche il segmento di mezzo della gamma Xiaomi subisce delle perdite significative. Mi 11 Lite 5G NE e Mi 11 LE erano modelli che avevano conquistato una base di utenti fedeli nonostante non abbiano mai ricevuto la stessa attenzione mediatica dei fratelli maggiori. Entrambi sono riusciti ad aggiornare fino a HyperOS 2 con Android 14 prima di raggiungere il termine del supporto, un trattamento che alcuni smartphone più costosi di altri marchi non sempre ricevono.
Completano il quadro della fascia intermedia POCO M5 e Redmi 11 Prime 4G, due dispositivi che avevano già mostrato segnali di abbandono nei mesi precedenti. Gli utenti più esperti dell'ecosistema Xiaomi sanno riconoscere questi segnali: quando gli aggiornamenti over-the-air diventano sempre più rari, l'annuncio ufficiale della fine del supporto non tarda ad arrivare.
L'entry level paga il prezzo della convenienza
Come prevedibile, i dispositivi più economici sono quelli che concludono per primi il loro ciclo di vita. Redmi A1, POCO C50 e Redmi A1+ rappresentano quella categoria di smartphone pensati per chi cerca funzionalità essenziali a prezzi contenuti. Tutti e tre erano stati lanciati con MIUI 13 basato su Android 12 e non hanno mai ricevuto aggiornamenti significativi oltre quella versione iniziale.
Il fatto che questi modelli siano fuori produzione da oltre un anno rende la decisione meno sorprendente, ma non per questo meno problematica per chi li utilizza quotidianamente. L'assenza di patch di sicurezza espone inevitabilmente gli utenti a rischi crescenti, soprattutto considerando che il panorama delle minacce informatiche si evolve costantemente.
Cosa significa per gli utenti italiani
Per chi possiede uno di questi nove modelli, la situazione richiede una riflessione attenta. Anche se il telefono continua a funzionare correttamente per le attività quotidiane, l'assenza di aggiornamenti di sicurezza rappresenta una vulnerabilità crescente nel tempo. Le nuove proposte della fascia media per il 2025 stanno mostrando specifiche tecniche sempre più interessanti, rendendo l'upgrade una scelta sensata per chi cerca sicurezza e prestazioni aggiornate.
Il modello di business di Xiaomi ha sempre fatto leva su hardware competitivo a prezzi aggressivi, ma il supporto software rimane un aspetto variabile, particolarmente evidente quando si scende sotto la fascia flagship. Gli utenti italiani che hanno scelto questi dispositivi per il loro rapporto qualità-prezzo devono ora considerare se il momento dell'upgrade sia arrivato.