Xiaomi ha registrato un brevetto dedicato a tre smartphone con fotocamera posteriore pop-up. La China National Intellectual Property Organization ha successivamente approvato la richiesta, che potrebbe quindi ispirare i futuri device.
Oramai è chiaro: con la quantità sempre maggiore di sensori nei dispositivi mobile, i produttori sono costantemente in cerca di soluzioni capaci di nascondere l’appariscente comparto fotografico. In questo senso, la proposta più innovativa è stata quello di OnePlus, con la presentazione di Concept One durante il CES 2020.
Xiaomi sarebbe intenzionata a utilizzare nuovamente le cosiddette fotocamere a scomparsa. Questa volte, però, non sarà solo anteriore, ma anche posteriore. Le immagini che accompagnano i brevetti mostrano infatti dei moduli fotografici composti, rispettivamente, da 2, 3 e 5 sensori. Sembra inusuale un uso così massiccio di questo meccanismo, dato che la società aveva rinunciato alla camera pop-up in Redmi K30, preferendo un foro.
L’assenza dei sensori esterni sulla scocca assicura un design pulito, privo di qualsiasi discontinuità. Una scelta che si oppone a quella dei principali concorrenti, che continuano a incrementare il numero di sensori, che diventano sempre più appariscenti e ingombranti.
Ovviamente, è bene sottolineare che si tratta ancora di un brevetto e non è certo che si tradurrà in un dispositivo reale. Non ci resta quindi che attendere e scoprire tutte le varie evoluzioni.
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