Xiaomi in Spagna, notizia positiva o negativa per l'Italia?

L'azienda cinese ha annunciato il suo ingresso ufficiale nel mercato spagnolo. Una notizia che certifica la volontà di Xiaomi di espandersi in Europa, ma che cela inevitabilmente pro e contro, anche per l'Italia. Li abbiamo analizzati.

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a cura di Saverio Alloggio

Xiaomi, nella giornata di ieri, ha annunciato il proprio ingresso nel mercato spagnolo. Una mossa che segna una linea di continuità con la presentazione del Mi A1, dispositivo equipaggiato con la piattaforma Android One e primo smartphone dell'azienda cinese ad arrivare ufficialmente in Europa (anche se non in tutti i Paesi del Vecchio Continente). Un'espansione al di fuori della Cina che nasconde lati positivi e negativi, che potrebbero coinvolgere anche l'Italia.

Occorre innanzitutto sottolineare come lo Spagna non sia stata scelta casualmente da Xiaomi. Si tratta infatti del mercato europeo con la maggior diffusione di Android, ideale dunque per provare il grande salto nel Vecchio Continente, considerando come il Mi A1 sia stato destinato, in Europa, a zone differenti.

Ad inizio ottobre si era già parlato della possibilità che Xiaomi inaugurasse un Mi Store fisico a Madrid, precisamente presso il centro commerciale Xanadu. Una possibilità che potrebbe far parte dello sbarco in Spagna ma che comunque, almeno per adesso, non trova conferme in via ufficiale.

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Chiunque abbia avuto modo di apprezzare gli smartphone Xiaomi, avrà sicuramente sperato, almeno una volta, che l'azienda cinese decidesse finalmente di rompere gli indugi cominciando a vendere i proprio dispositivi al di fuori del mercato asiatico, nel nostro caso in Europa.

Xiaomi Spagna

Prendiamo come esempio concreto proprio la Spagna. Gli utenti spagnoli avranno la possibilità di acquistare gli smartphone direttamente da Xiaomi, di poter esercitare la garanzia con l'azienda cinese (senza essere costretti a passare dagli store di terze parti), di avere a disposizione un dispositivo settato di default con la lingua del proprio Paese e con già installati i servizi Google.

Tutti aspetti positivi di cui potremmo godere anche noi italiani nel caso in cui Xiaomi decidesse di sbarcare anche in Italia. Una possibilità su cui, almeno per adesso, non c'è alcuna dichiarazione ufficiale ma che, con l'approdo in Spagna, appare certamente più probabile rispetto a qualche mese fa.

Xiaomi Spagna

La vera questione però sarà comprendere con quale politica prezzi Xiaomi farà il proprio debutto sul mercato spagnolo. Del resto, la vera forza dell'azienda cinese è sempre stata il rapporto qualità/prezzo, che tutto sommato è rimasto l'ago della bilancia anche rivolgendosi agli store di terze parti (seppur con cifre superiori rispetto a quelle proposte direttamente in Cina).

Un ingresso diretto però di Xiaomi in Spagna, con la logica di dover essere assoggettata alle politiche fiscali europee, potrebbe far lievitare i prezzi di vendita, molto più di quanto avviene negli store di terze parti che, in fin dei conti, non fanno altro che importare gli smartphone direttamente dalla Cina.

Xiaomi Spagna

Considerando come, oggi come oggi, sia possibile comunque acquistare uno smartphone Xiaomi con la lingua del proprio Paese e con i servizi Google già preinstallati (rivolgendosi a determinati store online), è inevitabile chiedersi se l'approdo ufficiale dell'azienda al di fuori del mercato asiatico possa considerarsi positivo o negativo per i consumatori.

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Appare evidente come, per poter completare tutta questa analisi, sia necessario attendere che Xiaomi comunichi i modelli di smartphone che saranno commercializzati in Spagna ed i relativi prezzi. Questo ci consentirà di poterci fare una prima idea concreta della politica commerciale che sarà attuata dall'azienda cinese in Europa.


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