Alla (ri)scoperta di… Life is Strange: Before the Storm!

Life is Strange: Before the Storm è lo spinoff di una delle serie più amate degli ultimi anni: e voi, avete già vissuto l'avventura di Chloe?

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a cura di Michele Pintaudi

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Bentornati a un nuovo episodio della rubrica dove noi di GameDivision vogliamo ricordare tutti quei titoli che, per un motivo o per l’altro, non hanno lasciato il segno che forse meritavano nella storia dei videogiochi. Prodotti buoni e talvolta addirittura ottimi, ai quali però mancava qualcosa per rimanere davvero impressi nella mente e nel cuore degli appassionati.

Dopo avervi parlato di due perle come Bully e Quantum Break oggi cambiamo completamente genere, con un titolo da una serie che molti di voi conosceranno molto bene. Life is Strange del resto è uno dei franchise più interessanti degli ultimi anni e il primo capitolo, in particolare, è riuscito e riesce ancora oggi a emozionare migliaia di giocatori in tutto il mondo. Una storia toccante che difficilmente potremo mai dimenticare e che, nonostante potesse considerarsi conclusa, ha lasciato qualche porta aperta a nuovi sviluppi tutti da scoprire.

Con l’uscita di Life is Strange: Before the Storm, Deck Nine Games voleva toccare proprio queste corde andando a raccontare ancora, e ancora di più la storia di Chloe e nello specifico il suo rapporto con la misteriosa Rachel Amber. Un obiettivo senza dubbio ambizioso con un risultato finale che, dopo qualche anno, ancora non è chiaro se e quanto abbia funzionato. Proviamo a rifletterci un po’ su, cominciando con un passo indietro fino all’ottobre 2015…

Life is Strange: Before the Storm, un prequel necessario?

Con Polarized, ultimo dei cinque episodi che compongono la stagione, il primo atto di Life is Strange si conclude lasciando senza parole i fortunati videogiocatori. Fortunati perché sì, non capita spesso di trovarsi di fronte a una conclusione così spiazzante e così densa di significato: un finale degno insomma, per uno dei migliori titoli degli ultimi anni.

Qualunque sia la strada che avete scelto la storia di Max e Chloe può dirsi in qualche modo conclusa, ma rimane comunque qualche piccolo grande interrogativo su quello che è stato il loro passato: cos’è successo negli anni precedenti? Cosa ha fatto sì che le cose andassero in un certo modo, soprattutto per Chloe?

Con Dontnod impegnata nello sviluppo di Vampyr, Square Enix decise di affidare un progetto spinoff della serie a Deck Nine Games: studio nato a Louisville noto perlopiù per la realizzazione della Ratchet & Clank Trilogy per PlayStation 3, oltre che per diversi titoli per smartphone. Una scelta forse azzardata, ma il team si disse sin da subito pronto a raccogliere la sfida: l’eredità di Life is Strange era sì pesante, ma era anche un’occasione per emergere e dimostrare il proprio valore come software house.

Annunciato in occasione dell’E3 2017, Life is Strange: Before the Storm uscirà in tre episodi a partire dal 31 agosto dello stesso anno. L’avventura vede stavolta protagonista proprio Chloe, andando ad approfondire carattere e fragilità di una ragazza che ha da poco perso il padre in un incidente e la migliore amica Max, trasferitasi a Seattle per studiare fotografia. Il tutto, unito a una delicata situazione familiare, non fa che rendere Chloe sempre più emarginata: siamo di fronte a una persona ben diversa da quella che abbiamo conosciuto in Life is Strange, ma sempre alla ricerca del proprio posto nel mondo.

Lo troverà conoscendo Rachel: una ragazza all’apparenza perfetta in tutto e per tutto ma, anche lei, con tanti problemi irrisolti e una vita fatta di luci e ombre. L’incontro tra le due darà vita a un viaggio unico, che non si limita ad ampliare l’universo narrativo di Dontnod ma va a disegnare un nuovo percorso che rende il tutto poco alla volta sempre più chiaro.

Questo prequel nasce insomma con l’idea di raccontare ancor più nello specifico una delle storie più drammatiche della cittadina di Arcadia Bay, con tutto ciò che la rende un luogo denso di misteri tutti da scoprire. Così come il primo Life is Strange, anche Before the Storm sarà caratterizzato da un’atmosfera davvero particolare: la fantastica colonna sonora firmata dal gruppo indie folk Daughter, unita a un comparto narrativo di alto livello, rendono l’esperienza un mosaico di emozioni e di momenti da vivere in maniera intensa dall’inizio alla fine.

Proprio dal punto di vista emotivo sono infatti molti i punti in comune con l’avventura di Max, e se possibile ci troviamo di fronte a un prodotto che tenta di andare ancora più in profondità nel narrare il carattere di quella che è più di una “semplice” adolescente problematica. Non manca ovviamente la possibilità di compiere delle scelte, più o meno significative, che andranno a disegnare il proseguo della nostra avventura: come andranno le cose, insomma, dipenderà in buona parte proprio da noi.

Da segnalare, a conclusione dei tre episodi che compongono Life is Strange: Before the Storm, la possibilità di giocare a un ulteriore capitolo bonus dal titolo “Addio”. Un frammento breve ma capace, in appena un’ora di gameplay, di commuovere e colpire il giocatore in modo davvero devastante: si tratta infatti del racconto della giornata in cui la vita di Chloe verrà improvvisamente sconvolta. Per sempre. Le premesse per qualcosa di unico c’erano dunque tutte ma, a distanza di qualche anno, l’opera non è ancora riuscita a convincere buona parte degli appassionati. Che cosa, in breve, non ha funzionato con Life is Strange: Before the Storm?

Prima della tempesta… Il nulla?

Partiamo da quelle che è, in un prodotto del genere, il punto principale: la trama. A livello di storia Life is Strange: Before the Storm va come detto a scavare più a fondo nel personaggio di Chloe, in un racconto quantomeno originale e ricco di dettagli che vanno ad ampliare quanto visto in precedenza. La sensazione che può rimanere, però, è quella di trovarsi di fronte a un titolo che… Non ha davvero molto da dire.

Molti di coloro che hanno amato il primo capitolo hanno accusato Square Enix di voler semplicemente lucrare sul successo del gioco, etichettando questo spinoff come una mera operazione commerciale senza molta ragione di esistere. Un giudizio tranciante e a onor del vero eccessivo: pur non raggiungendo le vette di Life is Strange, Before the Storm offre comunque una trama con molte sfaccettature interessanti.

Si tratta di un titolo essenziale? No, perché in effetti l’avventura di Max e Chloe poteva considerarsi conclusa. Siamo di fronte se vogliamo a un gioco pensato solo per i fan più affezionati, per coloro insomma che hanno effettivamente il desiderio di vedere ampliato il racconto di Life is Strange. È poi inevitabile notare come e quanto entri in gioco il fattore soggettività: se per molti Before the Storm è stato un buco nell’acqua, si può anche dire che Life is Strange 2 non ha di certo brillato né a livello di tematiche né dal punto di vista narrativo. La vera rinascita del franchise, sempre parlando in termini di ipotesi, è avvenuta con il terzo capitolo uscito lo scorso anno: un’avventura che riesce a tutti gli effetti a rievocare le atmosfere di Life is Strange senza esagerare, rispettandone l’impianto narrativo e soprattutto offrendo un prodotto realmente e completamente originale.

Chi volesse portare avanti ulteriormente la storia di Chloe lo può fare inoltre leggendo la serie a fumetti ufficiale, realizzata peraltro da un talentuosissimo team tutto italiano: Emma Vieceli, Claudia Leonardi e Andrea Izzo. Un’altra saga unica e originale che vi invitiamo a recuperare il prima possibile, per un universo narrativo che - speriamo - potrà essere ampliato ancora di più con la serie TV attualmente in produzione presso Amazon Studios.

In conclusione non possiamo dunque che consigliare Life is Strange: Before the Storm a tutti coloro che, dopo aver amato alla follia il primo capitolo, sentono il bisogno di scoprire ancora di più sul passato di Chloe e su tutto ciò che ha da raccontare. Il gioco è infatti dedicato proprio a queste persone che, ne siamo certi, anche a distanza di qualche anno riusciranno ad apprezzare un nuovo viaggio in compagnia di Chloe e Rachel. La parola passa ora a voi: raccontateci nei commenti la vostra esperienza con Life is Strange e, soprattutto, se avete già avuto modo di (ri)scoprire anche questo spinoff.