ArmA 3 in ritardo tra sviluppatori in galera e imprevisti

Gli sviluppatori di ArmA 3 hanno confermato che lo sviluppo del gioco finirà nel 2013. I principali responsabili di questo ritardo sono circostanze impreviste, come un cambio ai vertici dello studio e la vicenda dei due sviluppatori arrestati in Grecia.

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a cura di Roberto Caccia

ArmA 3 uscirà in ritardo e con tutta probabilità lo sviluppo del gioco sarà completato nel 2013. La conferma arriva direttamente dagli sviluppatori di Bohemia Interactive, che approfittano dell'occasione per svelare dettagli aggiuntivi sullo stato di salute del gioco.

Problemi all'orizzonte per ArmA 3

"Il tempo aggiuntivo di sviluppo sarà usato per consentire ad ArmA 3 di raggiungere il suo pieno potenziale", spiega il team di sviluppo, alle prese con un cambio ai vertici dello studio. Joris-Jan van't Land ha infatti preso il posto di Daniel Musil, ex direttore del progetto, che ha lasciato l'azienda per inseguire nuove opportunità lavorative.

"Abbiamo dovuto fronteggiare la necessità d'implementare cambiamenti che ci hanno aiutato a rinnovare lo studio in circostanze inaspettate, davanti a problemi che semplicemente non avremmo potuto immaginare", ha spiegato van't Land riferendosi a Ivan Buchta e Martin Pezlar, i due dipendenti di Bohemia Interactive imprigionati in Grecia con l'accusa di spionaggio.

Ivan Buchta e Martin Pezlar, i due sviluppatori di Bohemia, sono in carcere da più di tre mesi

"Stiamo ancora cercando di dare un senso alla situazione e speriamo che i nostri colleghi siano liberati presto. La loro brutta storia ci ha sicuramente influenzato a livello personale ma stiamo continuando a lavorare sugli elementi chiave per completare lo sviluppo di ArmA 3", ha affermato il direttore dello sviluppo.

Lo studio aveva previsto di far partire la beta chiusa di ArmA 3 entro la fine del mese, ma ora la data è stata posticipata a un generico "2013". Molto probabilmente si scoprirà qualcosa di più preciso nel prossimo comunicato ufficiale dell'azienda, previsto all'inizio del 2013.

Nel frattempo continuano gli sforzi per la liberazione dei due dipendenti. Settimana scorsa il loro legale ha presentato una seconda richiesta d'appello, che sarà analizzata all'inizio dell'anno prossimo. Ricordiamo che secondo le ultime notizie i due sviluppatori rischiano fino a 20 anni di carcere.

Chi vuole manifestare il proprio sostegno o tenersi aggiornato sulla vicenda può cliccare sul sito web helpivanmartin.org, che recentemente ha pubblicato un filmato realizzato con il motore grafico di ArmA per spiegare la questione.