Ezio ci sei mancato

Ezio Auditore torna su console e va alla conquista della città eterna con nuovi e pericolosi alleati.

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a cura di Tom's Hardware

Ezio ci sei mancato

Nessuna sorpresa per Assassin's Creed: Brotherhood. In poche parole si tratta del seguito diretto del secondo lavoro, con un Ezio Auditore davvero in forma. Con gioia, quindi, cominciamo il test con uno SPOILER. Sta a voi decidere se continuare a leggere o lanciarvi nell'avventura di Assassin's Creed 2 per capire meglio la trama di questo terzo capitolo. Per chi non volesse rovinarsi la sorpresa consigliamo di saltare la parte seguente e continuare a leggere da sotto l'immagine.

Ezio ha recuperato la famosa Mela, per poi tornare nella sua dolce Villa Auditore in Toscana, dopo aver baciato la dea Minerva. Nessun riposo però, per gli uomini coraggiosi: il suo feudo viene attaccato dalle forze armate del cattivo Cesare Borgia, che recupera la Mela, uccide lo zio Mario e ferisce gravemente il nostro eroe. Qualche giorno più tardi lo ritroviamo a Roma totalmente guarito. Come si suol dire, bisognerà mettersi al lavoro per riprendere il controllo della città e mandare via i Borgia.

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Com'era lecito aspettarsi, il gameplay è molto simile a quello del secondo lavoro. Ritroviamo con sollievo le meccaniche che hanno regalato la gloria a questo titolo, accompagnate da qualche piacevole novità, come un sistema di esecuzione rapida che permette di far fuori in qualche secondo tutti i nostri nemici.

Ci aspetta quindi un grande spettacolo ricco di nuove possibilità, come per esempio gli omicidi a distanza con la balestra. Un'iniziativa eccellente per variare i modi di progressione delle diverse missioni che ci saranno affidate. L'atmosfera tuttavia resta tendenzialmente la stessa, e, presi separatamente, questi elementi non fanno di Brotherhood un capolavoro. Dov'è allora il valore di questo titolo?

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Senza dubbio nei numerosissimi extra. Come già accennato, Ezio deve riprendere il controllo di Roma, con calma e caparbietà, quartiere dopo quartiere e sopratutto tappa dopo tappa. Si comincia quindi con la ricerca di una zona d'influenza dei Borgia nella quale è stato installato un quartier generale sovrastato da una torre. Lo scopo è uccidere il capitano in comando e incendiare la torre per dimostrare chi è il vero padrone. Una volta fatti fuori i servitori locali di Cesare, il quartiere mette in mostra i suoi punti d'interesse: fabbri, sarti, banche e varie scuderie. Da buon mecenate, il nostro protagonista dovrà fare qualche spesa per rimettere a nuovo gli edifici e sarà costretto a versare (ogni venti minuti) generosi interessi. Ci vorranno un sacco di fiorini, non solo per migliorare il proprio equipaggiamento, armatura, armi e quantità di scorte, ma sopratutto per ristrutturare monumenti che in seguito permetteranno di generare introiti colossali.

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