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a cura di Yuri Polverino

C'è qualcosa di estremamente affascinante nella Grecia Antica di Assassin's Creed Odyssey. Sarà il carisma dei protagonisti, oppure la grande cura che il team di sviluppo ha dedicato all'ambientazione, o ancora un'atmosfera generale davvero intrigante. Resta il fatto, comunque, che anche questo nuovo -e lungo- contatto con il titolo Ubisoft ci ha lasciato soddisfatti e, per la prima volta in assoluto, ci ha permesso di giocare e testare a fondo tutte le novità del sequel del tanto acclamato Origins. Siamo dunque volati a Parigi per toccare con mano una demo lunga ben otto ore, che si districava fra main quest e attività opzionali: ecco tutte le nostre impressioni.

Questioni di famiglia

Partiamo cercando di contestualizzare questa nuova build: se nelle nostre prove di Los Angeles e Colonia ci eravamo concentrati su aspetti diversi della trama (Culto di Kosmos e Prima Civilizzazione), questa volta le missioni che abbiamo affrontato e che erano parte della storia principale ci hanno raccontato molti dettagli sulla Famiglia di Kassandra (o Alexios, la scelta del sesso del protagonista è vostra), uniti a particolari piuttosto importanti dell'intero constesto storico/narrativo. Non dimentichiamo, tra le altre cose, che Assassin's Creed Odyssey per la prima volta nella storia del franchise avrà al suo interno un sistema di scelte multiple, in grado di plasmare una storia diversa per ogni giocatore. Se con Origins dunque la componente GDR era stata appena plasmata, in questa nuova iterazione la parte ruolistica del gioco sarà ancor di più protagonista.

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Non c'è da stupirsi quindi se Ubisoft Quebec ha voluto mettere a disposizione della stampa i primi due capitoli del gioco, che culmineranno con una scelta cruciale nell'economia dell'avventura. Chiaramente non faremo alcuno spoiler, ma sappiate che in questo senso il feedback è estremamente positivo: le scelte multiple di Odyssey sembravano avere un vero impatto sul giocatore e sul protagonista, aspetto che se si confermerà vincente anche nelle fasi di gioco più avanzate allora potrà rappresentare un vero valore aggiunto.

Ad ogni modo, in questa anteprima abbiamo deciso di raccontarvi in modo atipico i contenuti della demo: in quanto le due precedenti anteprime vi hanno descritto in modo piuttosto completo le nuove caratteristiche della produzione, questa volta abbiamo optato per un taglio meno tecnico, utile a testare un po' di più il polso del racconto e delle sensazioni che abbiamo provato vivendo le fasi iniziali della vicenda.

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All'inizio del gioco, ci verrà raccontata la storica battaglia di Leonida contro i famigerati persiani, per poi piombare immediatamente nel "presente" per vestire i panni della protagonista (anche questa volta abbiamo scelto Kassandra). I primi step nella main queste sono caratterizzati da missioni semplici, che ci chiederanno semplicemente di andare da un posto all'altro per conoscere alcuni dei comprimari, che si dimostrano sin da subito molto più caraterrizzati rispetto a quanto visto in Origins. Anche l'esplorazione è stata arricchita da una nuova features, ovvero la "Exploration Mode", la quale eliminerà dallo schermo ogni dettaglio troppo buono nei nostri confronti o comunque in grado di semplificarci troppo la vita.

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Con questi settaggi, dovremo trovare i luoghi d'interesse basandoci su indicazioni relative e macro-aree da raggiungere poi sulla mappa. Un'idea che aumento il senso d'immersione a scapito però di un po' di praticità; è importante ricordarsi però che sia la difficoltà che la modalità d'esplorazione potrà essere cambiata in ogni momento. Superate questa parte molto introduttiva, si entra nel vivo: Kassandra inizierà subito ad accettare qualche incarico da vera mercenaria, che la porterà ad uccidere bersagli sensibili piuttosto che assaltare roccaforti nemiche. Ancora una volta, l'anima ludica di Assassin's Creed si divide in due: da un lato l'action, dall'altra lo stealth. Nel primo caso, le famose nuove abilità rendono tutto più "potente" e dinamico, rinunciando anche a un po' di bilanciamento; dall'altra lo stealth soffre ancora di un'intelligenza artificiale ballerina e troppo superficiale, che compromette alcune fasi di gioco rendendolo troppo semplici.

Ogni attività, proprio come in Origins, vi ricompenserà con esperienza e oggetti che potrete usare per migliorare le skill e l'equipaggiamento del protagonista. Come detto in apertura, il lato ruolistico di Odyssey è più marcato rispetto al predecessore e il menù di gestione del personaggio lo evidenzia, grazie a una profondità superiore rispetto al capitolo precedente.

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Chi ha giocato ad Origins inoltre si ricorderà che le zone della mappa erano divise per livello, e anche in Odyssey la musica sarà la stessa. Per questo motivo sarà fondamentale livellare prima di approcciare a missioni di un determinato livello, e l'economia del farming sembrerebbe ben gestita, in quanto dopo ogni missione primaria avremo sott'occhio il livello richiesto per le successive in modo tale da regolarci a dovere.

Altra caratteristica molto importante è il sistema dei Mercenari. In buona sostanza, ogni nostra azione "criminale" ci farà diventare una ricercata sempre più importante, e per scalare la gerarchia del crimine dovremo uccidere i mercenari di grado superiore al nostro, i quali ci cercheranno in giro per tutta la mappa per eliminarci. Ogni uccisione ci darà un loot unico e probabilmente la quest legata al raggiungimento del Tier 1 promette grandi sorprese. Questo sistema non è facilissimo da gestire, in quanto i nemici s'intrometteranno in molte delle nostre attività rovinandoci spesso i piani. Siamo molto curiosi di scoprire come si evolverà la faccenda in sede di recensione.

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Terminate le missioni sull'isola iniziale di Kephallonia, la storia prende una  piega decisamente accattivante, spostandosi su Megaris: dopo una battaglia navale -senza particolari spunti rispetto al passato- eccoci quindi a fronteggiare le truppe d'Atene così da ottenere la fiducia del Lupo, il generale Spartano, così da poterlo incontrare e discutere. La demo si concluderà poi con la scelta finale di cui vi abbiamo parlato in apertura, e vista la voglia di terminare la porzione di gioco che avevamo a disposizone non abbiamo speso molto tempo  in quest secondarie, motivo per il quale non possiamo darvi un giudizio in questo senso.

In conclusione...

La nostra terza prova di Assassin's Creed Odyssey si conclude dunque con un climax narrativo da sottolineare, confermando dunque quelle che erano le nostre aspettative: una storia molto ambiziosa, raccontata tramite una struttura ludica consolidata che propone però qualche innovazione che potrebbe veramente migliorare l'esperienza complessiva. Al netto di qualche difetto legato all'IA e molti dubbi che vogliamo ancora chiarire, il nuovo capitolo dell'infinità epopea degli Assassini promette senza dubbio di regalare grandi momenti ai fan del brand e di continuare ad avvicinare un nuovo pubblico, proprio come fece Origins. Scelte multiple, gameplay arricchito da qualche novità e una storia appassionante sembrerebbero essere i veri punti di forza di una produzione che non vediamo l'ora di incontrare, per un ultima volta, in occasione dell'ormai imminente recensione. 


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